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Ascoli Calcio: il Direttore sportivo bianconero Marco Valentini, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nello stadio “Del Duca”, ha fatto un bilancio complessivo dell’anno 2022 e, in particolare, del Girone di andata del Picchio, nel campionato di Serie B 2022/23.

La prima parte della stagione, che riprenderà il 15 gennaio dopo la pausa, si è conclusa con il Picchio in 9^ posizione, a quota 25 punti (frutto di sei vittorie, sette pareggi, sei sconfitte).

Ascoli Calcio 2022, il bilancio del Direttore sportivo Valentini

Ecco le dichiarazioni rilasciate da Marco Valentini (DS dell’Ascoli), nel corso della lunga conferenza stampa di fine anno, suddivise in base agli argomenti trattati.

Partita contro la Reggina, ultima del 2022: “C’è un velo di rammarico e di tristezza, ma va fatta un’analisi a 360 gradi dell’annata solare. Complessivamente è stata un’annata positiva, forse la migliore dell’Ascoli Calcio degli ultimi 6-8 anni e questo deve rendere orgogliosi tutti coloro che lavorano per l’Ascoli, così come i tifosi, la città, la proprietà, vuol dire che si è intrapresa una strada giusta”.

Analisi della classifica: “Se guardiamo oggi la classifica, siamo noni a un punto dall’ottava, lo scorso anno eravamo nella stessa posizione; significa che siamo allo stesso livello, ma la posizione di quest’anno ha un valore diverso. Quest’anno il campionato è più complicato, è livellato verso l’alto, inoltre parliamo di una squadra che in estate ha venduto, ha fatto cassa perché c’erano da sistemare situazioni pregresse”.

Giovani dell’Ascoli: “Quando sono arrivato all’Ascoli mi era stato chiesto di ringiovanire la squadra, di sistemare alcune situazioni e di cercare di fare buoni campionati, stando nella parte sinistra della classifica, agganciati al treno delle migliori. Oggi lo siamo, ma, se vogliamo restare tra le migliori, dobbiamo crescere su tanti aspetti. Aver ringiovanito la squadra era un altro aspetto necessario, quest’anno la squadra ha molti più giovani, affiancati a calciatori di categoria che abbiamo”.

Ostacoli incontrati nell’ottobre 2021, quando Valentini arrivò all’Ascoli, e quelli incontrati in questa stagione: “Inizialmente c’era una situazione ambientale depressa, non c’era un clima di fiducia. Il merito di questa squadra  – e in parte dell’allenatore dell’anno scorso – è di aver ricreato entusiasmo. Lo abbiamo visto anche ieri, ma ci sono state tante altre occasioni, su tutte cito la prima partita con la Ternana, il giorno prima di Ferragosto, c’erano quasi 9.000 persone allo stadio. Ieri c’è stata un’altra testimonianza di questo, ma non siamo stati in grado di ripagare con risultato e prestazione la cornice che c’era”.

Bilancio partite allo stadio “Del Duca”: “Oltre ai numeri bisogna guardare le prestazioni, ci sono state partite in casa che non abbiamo vinto o addirittura abbiamo perso, mi vengono in mente Como e Modena. Col Como, c’era stata una grande prestazione anche in inferiorità numerica. Per restare agganciati al treno delle migliori questa tendenza va invertita, l’Ascoli è sempre stata forte fra le mura amiche, anche in passato le fortune sono state costruite in casa”.

Infortunio portiere Leali: “Leali è fra i 2-3 migliori della categoria, non averlo avuto è stato un deficit, non ci sono esempi di altre squadre che hanno perso il portiere titolare per più di tre mesi, quindi non si possono fare comparazioni. Guarna va ringraziato, l’anno scorso aveva giocato un paio di gare quando Leali aveva il Covid, negli anni precedenti non aveva mai giocato e ritrovarsi dopo tanto tempo in campo per 12-13 partite non è sicuramente facile”.

Cambio modulo Bucchi: “Nelle valutazioni estive avevamo considerato la possibilità di più moduli, perché si può cambiare anche nel corso di una gara, ancor più quando hai cinque cambi a disposizione. Siamo partiti con un modulo per valorizzare alcuni calciatori in rosa, ma è stato bravo l’allenatore nel trovare con un’altra soluzione la giusta compattezza di squadra. E’ evidente che quando si è cambiato modulo, la squadra ha trovato solidità difensiva, forza, autostima”.

Situazione di Buchel: “Marcel è stato fermo per più di un mese per una fascite plantare, un infortunio fastidioso. Non ho mai chiamato Buchel o il suo entourage per dirgli di trovarsi una squadra, se lui ha idee diverse deve comunicarmelo, ma non è nelle nostre intenzioni. Per un anno e mezzo è stato il perno di questa squadra, noi vogliamo quel Marcel Buchel, dipende da lui”.

Situazione di Bidaoui: “E’ il più penalizzato da questo sistema di gioco, sono anche rammaricato del fatto che sia il lontano parente del calciatore ammirato l’anno scorso, quando è stato determinante. Nei prossimi giorni, valuteremo col suo entourage le sue volontà”.

Portieri: “Baumann ieri non è stato convocato per scelta tecnica. Il nostro trittico ideale in estate era Leali, Guarna, Bolletta. Baumann l’abbiamo inserito per necessità dopo l’infortunio di Leali e per l’incertezza sui tempi di recupero. E’ un giocatore che non si è inserito benissimo nel nostro contesto. Ha richieste, anche molte, in Italia e all’estero, valuteremo con lui se riterrà opportuno andare a giocare altrove”.

Centrocampo: “Dobbiamo sostituire l’uscita di Saric che, con l’infortunio di Gnahoré, non è stato sostituito. Sapevamo che, trattandosi di un infortunio lungo, avremmo dovuto colmare a gennaio quel tipo di lacuna”.

Attacco: “A livello numerico siamo a posto, ma nelle nostre valutazioni probabilmente qualcosa manca. Se dovesse esserci un’uscita, ci sarà un’entrata degna o anche di valore maggiore. Il mercato di gennaio è particolare, la finestra temporale è più piccola, bisogna essere chirurgici. L’anno scorso abbiamo approfittato di alcune situazioni, abbiamo fatto un’uscita importante e tre ingressi, tutti e tre erano fuori rosa nelle rispettive squadre. Faremo operazioni per migliorare la squadra”.

Rinnovi dei contratti in scadenza: “Faccio chiarezza. Abbiamo iniziato rinnovando Quaranta e Collocolo. A Leali è stata fatta un’offerta precedente all’infortunio e il giocatore ha preferito prendere tempo. A breve si rinnoveranno i contratti di Falasco, Botteghin, Eramo che avevano il rinnovo con opzioni in base alle presenze. A Dionisi è stata fatta un’offerta in estate, anche lì si era preso del tempo; le interlocuzioni continuano, anche se si è valutato anche di rimandare tutto a giugno, ma non escludo che il tema possa essere riaffrontato prima”.

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