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Inquinamento atmosferico nelle città ancora troppo presente. Decresce troppo lentamente mettendo a rischio la salute dei cittadini che cronicamente sono esposti a concentrazioni inquinanti troppo elevate. Il problema riguarda anche le Marche.

Inquinamento, decrescita troppo lenta e allarme smog

Pubblicato il rapporto Mal’aria di città 2023 di Legambiente, l’annuale analisi sullo stato dell’inquinamento atmosferico delle città italiane capoluogo di provincia. Analizzati i dati ufficiali delle centraline di monitoraggio installate dalle autorità competenti nei diversi comuni. Condiviso un quadro completo su quello che è stato l’inquinamento atmosferico dell’anno appena concluso, il 2022. Da esso emergono criticità, carenze, prospettive e soluzioni. Obiettivo, uscire dalla cronica emergenza smog che affligge le città del nostro Paese.

Il dato che risulta dal rapporto non è incoraggiante. Nonostante tutti gli sforzi messi in atto e le tangibili riduzioni delle emissioni avvenute, un sistematico e costante calo delle concentrazioni non si è registrato in praticamente nessuna città.

Smog nelle Marche

Nelle Marche, per quanto riguarda i valori medi annuali di polveri sottili PM10, nessuna città ha fatto registrare il superamento del limite previsto da normativa (40 μg/mc). Pesaro guida la classifica regionale con 29 μg/mc. Segue Ancona con 24 μg/mc, Ascoli con 22 μg/mc e Macerata con 16 μg/mc. Stesso discorso per il PM2.5, anche qui i capoluoghi sono sotto il limite previsto da normativa (25 μg/mc). Pesaro registra 18 μg/mc, Ancona 15 μg/mc, Ascoli 14 μg/mc e Macerata con 9 μg/mc. Per quanto riguarda l’NO2 (Biossido di Azoto), l’attuale limite normativo è di 40 μg/mc ma è stato già predisposto il nuovo valore di riferimento da raggiungere entro il 2030 di 20 μg/mc. Di quest’ultimo a sorpresa è Pesaro a rischiare con una media di 21 μg/mc, Ancona 18 μg/mc, Ascoli 16 μg/mc e Macerata con 14 μg/mc.

In Italia

Nel 2022 sono 29 le città che hanno superato il limite di 35 giorni di sforamento previsti per il PM10. Su tutte Torino con 98 sforamenti, seguita da Milano con 84, Asti 79, Modena 75, Padova e Venezia con 70. Queste città hanno di fatto doppiato il numero di sforamenti tollerati dalla norma (35) e rappresentano per il 2022 le città italiane più inquinate atmosfericamente.

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