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Ricostruzione privata nel Centro Italia, condiviso il Rapporto aggiornato ai primi quattro mesi dell’anno. I dati sono stati rivelati a Roma presso la Biblioteca Chigiana di Palazzo Chigi.

Ricostruzione, diffusi i dati al primo quadrimestre 2023

Presentato il Rapporto sulla ricostruzione del Centro Italia, aggiornato ai primi quattro mesi dell’anno 2023. Il Rapporto è stato presentato a Roma presso la Biblioteca Chigiana di Palazzo Chigi. Alla conferenza stampa hanno partecipato il Commissario Straordinario per la Riparazione e la Ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano. i Presidenti della Regione Abruzzo, Marco Marsilio; della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Della Regione Umbria, Donatella Tesei e l’assessore alla Ricostruzione della Regione Lazio, Manuela Rinaldi. Lo stesso Commissario Castelli ha fotografato lo stato della ricostruzione privata e pubblica nei territori del sisma 2016. Inoltre ha illustrato gli interventi messi in campo da quando, lo scorso 13 gennaio 2023, è stato nominato dal Governo Meloni.

Il quadro che emerge dal rapporto descrive una situazione dove non mancano le criticità, riconducibili in certa parte a una congiuntura particolarmente sfavorevole, ma anche alcuni segnali positivi. La ricostruzione è e resta la missione prioritaria: abbiamo il dovere di consentire il rientro nelle loro case a circa 30 mila persone che ancora vivono nelle SAE o beneficiano del contributo di autonoma sistemazione. Al contempo si manifesta l’urgenza di fornire soluzioni ai problemi strutturali di questi territori che, già prima del 2016, soffrivano di un progressivo processo di spopolamento, di una crescente crisi economica e occupazionale e di una carenza infrastrutturale, sia fisica sia digitale”. Il commento del Commissario Castelli.

I dati

Al 30 aprile 2023 le richieste di contributo presentate per la ricostruzione privata sono 28.315, su quasi 50mila attese. I nuclei familiari che vivono ancora fuori dalle loro case sono 14.211. Corrispondono a circa 30 mila cittadini. Alla stessa data, su 3.215 interventi di ricostruzione pubblica finanziati, quelli in corso ammontano a 1.537 e i conclusi 233. Sono quasi 9mila i cantieri che risultano chiusi. Si attendono pertanto progettazioni per oltre 21.000 richieste di contributo.  Le richieste approvate dagli Usr (Uffici speciali per la ricostruzione regionali) sono 16.680, per una concessione complessiva di 6,037 miliardi di euro, di cui 2,8 miliardi liquidati per l’avanzamento dei lavori.

Relativamente alla ricostruzione pubblica, l’importo finanziato fino ad oggi è pari a 3,94 miliardi di euro che, tuttavia, dovrà essere aggiornato a causa del menzionato aumento dei prezzi e dei costi delle lavorazioni. Il totale dei lavori finanziati è pari a 3.215 e, di questi, 1.445 devono essere ancora avviati, 1.537 sono in corso e 233 sono conclusi.

Infine, relativamente agli edifici di culto (sia pubblici che privati) danneggiati, quelli oggetto di programmazione ammontano a 1.261, per un importo complessivo di 764,8 milioni.

 

Foto sisma.gov.it

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