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Le Marche è  una delle regioni italiane che punta alla digitalizzazione per una migliore gestione delle risorse pubbliche ed una corretta distribuzione fra i propri cittadini.

Argomento che sta a cuore ai governi mondiali di questi tempi, si iniziò a parlare della necessità di una digitalizzazione della Pubblica Amministrazione già in periodo pandemico, quando il Time, pubblicò il numero di novembre 2020 chiamandolo “The Great Reset” (il grande rese) e dedicandolo al presidente del World Economic Forum, Klaus Schwab.

La copertina è esemplare e riprende un concetto ormai molto sentito ai giorni nostri: una Terra coperta da un’impalcatura sulla quale operano scienziati di vario tipo, ingegneri, medici, biologi come a significare che questa abbia bisogno di un “restyling” sotto vari punti di vista, da quelli ambientali, a quelli tecnologici.

Ma cos’è l’innovazione? E dove ci porterà?

Molte sono le domande e le critiche alla digitalizzazione massiva di ogni aspetto delle nostre vite e oggi il tema si fa come non mai attuale, fra esperimenti in stile cinese, con l’iniziativa di alcuni comuni italiani fra cui la capitale, seguita da Bologna e Ivrea (Piemonte) tentati da questo nuovo modello tutto digitale, che controllerebbe e sanzionerebbe con un sistema di crediti sociali (punti) i propri cittadini.

Ancora il cambio radicale delle nostre abitudini di intrattenimento che oggi si fa digitale con i grandi colossi dello streaming. Proprio dall’intrattenimento provengono molte scoperte tecnologiche, soprattutto dall’ambito videogame. L’intelligenza artificiale ha toccato decine di industrie, in particolare quelli dei videogiochi con grandi spazie virtuali in cui sono presenti giocatori reali e NPC. Nonostante questo non si puó dire che sia ormai completamente utitlizzata, basta veder ead esempio i siti d’intrattenimento online o quelli che hanno giochi flash, ad esempio i grandi classici come Tetris o Pacman.

La tecnologia al servizio dell’efficienza quindi, ma anche dello svago e della vita quotidiana come delle PA, in un’ottica di maggiore inclusività per le città, arrivando laddove i servizi fisici non possono arrivare e quindi permettere a tutti di fruire di agevolazioni, aiuti, ecc.

La promessa sembra allettante e intanto il progresso tecnologico va avanti indisturbato con applicazioni in ogni settore, addirittura con situazioni forse un pochino “distopiche”, se vogliamo. Pensiamo al progetto Neuralink, di Elon Musk, che ha ottenuto l’ok per l’impianto sugli esseri umani dalla FDA (Food and Drug Administration americana).

È lecito quindi farsi delle domande e prendere con le pinze quello che ci viene proposto.

Tralasciando situazioni forse “un po’ limite” come il progetto sopracitato, possiamo affermare che oggi la tecnologia è parte delle nostre vite più di quanto non crediamo. Ogni nostra ricerca e fonte di conoscenza proviene da Internet che è un sistema complesso di algoritmi per la restituzione di risultati pertinenti. In tal senso potremmo dire che la Rete controlla già le nostre conoscenze. Ma non solo: gli acquisti ed il commercio in generale,  l’intrattenimento e le nostre scelte quotidiane sono gestite interamente da Intelligenza Artificiale e algoritmi. I siti web che ci vengono restituiti sono frutto di un’attenta osservazione che questi fanno delle nostre abitudini, dei nostri comportamenti e del nostro stile di navigazione.

Parola d’ordine: “investire sulla tecnologia”.

Così il portale di sviluppo tecnologico della Regione si presenta ai propri cittadini

Investire sulla tecnologia per proiettarsi sui mercati internazionali.

Integrare la scoperta scientifica con il sistema produttivo della Regione per migliorare l’esportazione. Ma cosa significa?

Significa che con l’ausilio delle scoperte scientifiche e tecniche all’avanguardia in ambito agricolo e manifatturiero, si può migliorare la produzione di un’intera regione e puntare all’esportazione dei prodotti locali all’estero. La scienza può venirci in aiuto in questi termini, cercando di soppesare al problema dell’inflazione e del caro delle materie prime che sta colpendo il mondo in questo momento. Efficentare i processi significa avere meno scarti e meno perdite economiche.

Sul portale di sviluppo tecnologico marchigiano è possibile per il cittadino restare sempre informato su bandi regionali e sulle iniziative in favore dell’imprenditoria locale.

Le Marche non sono nuove ad iniziative in favore della digitalizzazione, ma proprio qui, nel comune di Ascoli, era già stato siglato un accordo con la TIM, per migliorare la connettività e porre infrastrutture nuove al servizio dei cittadini, sul modello delle “Smart City”, ossia le città intelligenti del futuro.  In quest’ottica i colossi delle comunicazioni avranno un ruolo centrale in futuro, estendendo la Rete 5g anche a realtà locali, per interconnetterle al resto del mondo e permettere a tutti di giovare di nuovi servizi così come del miglior ordine pubblico.

Non mancano però anche in questo caso critiche su alcuni aspetti delle città intelligenti, come ad esempio l’installazione di telecamere di sorveglianza ad ogni angolo della città. C’è infatti chi lamenta un’eccessiva forma di controllo se non addirittura di violazione della privacy dei cittadini. Solo ad Ascoli Piceno ne sono state installate ben 68 e altre 17 lo saranno a breve.

Il futuro quindi si prospetta digitale, con una maggiore presenza delle istituzioni sul territorio grazie a portali, ma anche a servizi fruibili tramite rete Internet comunale in tantissimi territori nella nostra Penisola.

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