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Dopo il sorprendente 28 Anni Dopo (2025), la saga horror post-apocalittica si prepara a tornare con un sequel diretto: 28 Anni Dopo: Il Tempio delle Ossa, in uscita nei cinema italiani il 15 gennaio 2026.

Il film è diretto da Nia DaCosta, con sceneggiatura di Alex Garland — lo stesso duo creativo dietro al precedente film — e vede il ritorno di Ralph Fiennes nel ruolo del medico Dr. Kelson. 

Il nuovo capitolo parte là dove l’altro si era concluso: in un mondo devastato dal virus della “Rage”, con gli infetti ancora in circolazione e la società implosa. Dr. Kelson si trova coinvolto in un legame inquietante e potenzialmente destinato a cambiare il corso della storia; intanto Spike, un giovane sopravvissuto, si ritrova faccia a faccia con Jimmy Crystal (interpreto da Jack O’Connell) — un antagonista che trasforma la sopravvivenza in un incubo morale e fisico. 

Secondo le anticipazioni, la vera minaccia non sarà solo quella degli infetti: sarà la disumanità dei sopravvissuti, la disperazione, le tensioni sociali a rendere terribile il nuovo mondo. Un orrore non più “zombie vs uomo”, ma “uomo contro uomo”. 

Cosa cambia rispetto al passato e perché conviene prestare attenzione

In questo secondo capitolo, la regia è affidata a Nia DaCosta, nota per il remake di Candyman:la svolta suggerisce un approccio più moderno, visivamente curato e psicologicamente intenso rispetto ai classici horror post-apocalittici.Inoltre, il film sembra puntare su temi morali, perdita, sopravvivenza e comunità, più che sul solo orrore da “zombie selvaggi”: un’evoluzione narrativa che potrebbe arricchire il franchise e renderlo interessante anche per chi cerca un horror “mentale”.

Secondo fonti vicine alla produzione, il film potrebbe essere il secondo di una nuova trilogia: se avrà successo, il viaggio (e l’orrore) non finirà a gennaio. 

Per gli amanti del genere horror, 28 Anni Dopo: Il Tempio delle Ossa rappresenta un’occasione unica: un mondo devastato, personaggi fragili, scelte morali difficili e atmosfere cupe rese con cura cinematografica. E per chi cerca un horror con un’anima: la battaglia non sarà solo contro gli infetti, ma contro la disperazione, la violenza, la moralità, insomma, contro ciò che resta dell’umanità. 

Se sei pronto a guardare in faccia l’apocalisse — e quello che resta dopo — questo film potrebbe colpire duro.

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