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ASCOLI PICENO – L’Alveare rivolge un appello al Sindaco Castelli, e chiede di convocare urgentemente un consiglio comunale aperto a tutta la cittadinanza, per discutere in modo sereno e trasparente sul piano sosta e presentare le proposte prima del Bilancio di Previsione. Nell’occasione, inoltre l’amministrazione renda note, una volta per tutte, anche le cifre e numeri del debito contratto a seguito dei 10 anni della convenzione con la Saba.

URGE CONFRONTO APERTO– Il movimento dell’Alveare esprime grande preoccupazione dunque,per il piano parcheggi, soprattutto rispetto a quanto intenderà fare l’Amministrazione Comunale. Il direttivo dell’ Alveare, all’unanimità si rivolge alla cittadinanza, per informare e senibilizzare su una questione di vitale importanza per il futuro sviluppo del capoluogo piceno: commercio, turismo, qualità della vita, mobilità, trasporto pubblico. E’ urgente dunque oggi, all’indomani della scadenza con la convenzione Saba, che il Comune apra necessariamente un confronto su questa importante questione, questo l’appello dell’Alveare.

MARCO REGNICOLI – “Siamo preoccupati perché è un contributo alla confusione inserire un tema così importante dentro la discussione sul bilancio di previsione, dentro cioè un documento che già di per sé è composto da 600 pagine. Come si può nel ruolo di Consiglieri Comunale con il tempo massimo di dieci minuti parlare della situazione economica urbanistica, Piano opere pubbliche, IMU, TARSU, e prendere al contempo una decisone sul piano sosta? O almeno tentare di motivarla e avere l’ opportunità di dare suggerimenti, così come si conviene in democrazia partecipata! Castelli non parla di confronto con la città, con le forze sociali, le associazioni questo metodo di prendere decisioni politiche è il segno inconfutabile che l’amministrazione comunale non vuole parlare del futuro della sosta, anzi con questa procedura vuole annullare il dibattio e presentarsi in consiglio comunale mettendo tutti iconsiglieri con le spalle al muro con il cosidetto prendere o lasciare, vi sta l’imminente scadenza per esercitare quanto previsto dall’articolo 9bis in merito alla risoluzione del contratto”.

IL DEBITO – Insiste Regnicoli che, se si lascerà sfumare la possibilità del riscatto, prevista entro i dieci anni dalla stipula della convenzione, ovvero entro il luglio 2012, Ascoli continuerà a pagare alla multinazionale dei parcheggi fino al 2036. Società verso la quale, la città ha già contratto un debito che al 2005 ammontava a 2,6 milioni di euro e che oggi, secondo i calcoli, dovrebbe essere arrivato a 8 milioni, doveroso usare il condizionale, visto che dall’ Amministrazione comunale non si palesano stime ufficiali.