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Elezioni amministrative 2024. – Negli ultimi giorni nella città delle cento torri, i cui cittadini sono chiamati a scegliere da chi vogliono essere amministrati nei prossimi 5 anni, si fa un gran parlare della esclusione di alcune candidature – nella fattispecie di Francesco Viscione, Maria Stella Origlia e Valeriano Camela – dalle liste che sostengono il sindaco uscente Marco Fioravanti.

I tre “aspiranti” candidati, che avevano già impostato la loro campagna elettorale con tanto di affissione di manifesti nelle modalità e negli spazi consentiti per legge, hanno dato la loro versione dei fatti in separati incontri con la stampa. Ed è venuto fuori che contattati singolarmente dal sindaco uscente di Fratelli d’Italia, avevano dato la loro disponibilità ad appoggiarlo. Per poi trovarsi estromessi a sorpresa dai giochi.

Estromissione decisa da un “comitato di saggi”, costituito proprio da Fioravanti, composto dal notaio Nazzareno Cappelli, Gaetano Rozzi e Maurizio Ramazzotti.

Riportiamo integralmente la nota diffusa alla stampa dal comitato per chiarire la posizione riguardo la non candidatura di Francesco Viscione.

Elezioni Ascoli: il comunicato del comitato dei saggi

Nessun veto alla candidatura di Viscione.

Francesco Viscione da giorni sta raccontando la sua versione dei fatti che hanno portato alla sua non candidatura alle prossime elezioni comunali. Nella sua ricostruzione dice, però, un’enorme bugia.

Il comitato dei saggi, organo preposto alla valutazione politica delle candidature delle liste che appoggiano il sindaco Marco Fioravanti, volta a garantire stabilità e governabilità della futura Amministrazione comunale e accettato da tutti i partecipanti del centrodestra alle elezioni, non ha posto alcun veto sulla candidatura di Francesco Viscione. Lo ha solo invitato, come lui stesso si era impegnato a fare nella conferenza stampa del 27-12-23, a presentarsi con una propria lista e non in quella di Forza Ascoli.

Quindi, ripetiamo, nessun veto alla sua candidatura.

Il senso del nostro invito era chiaro: chi voleva candidarsi in appoggio al sindaco Marco Fioravanti doveva organizzare una propria lista, portando ulteriore apporto alla coalizione, e non appoggiarsi a realtà già esistenti e rappresentanti una specifica continuità politica.

Un’ultima nostra annotazione: chi solleva una questione morale su tale vicenda omette di rimarcare che, una volta rifiutato dalla lista Forza Ascoli, Francesco Viscione ha cercato spazio in Forza Italia; non accettato in questa lista, accompagnato da Amedeo Ciccanti e Attilio Acciaccaferri, si è proposto come assessore esterno in quota Lega.

Avendo ottenuto, a tale richiesta, fermo rifiuto dal candidato sindaco Marco Fioravanti, che ha voluto tutelare le legittime aspirazioni degli assessori uscenti e dei candidati della Lega, ha candidato un suo amico nelle liste del Pd.

E ha partecipato alla conferenza stampa di quella candidatura, unitamente agli onorevoli Luciano Agostini e Amedeo Ciccanti.

Il tutto perfettamente lecito, ma sicuramente non in linea con una visione alta e nobile della politica, come indicato dal candidato sindaco Marco Fioravanti e pienamente condivisa dal comitato dei saggi, che ha sempre creduto in una politica basata sulle idee e sulle soluzioni per il buon governo della città, e non sull’attribuzione di poltrone secondo vecchie logiche di potere”.

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