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ASCOLI PICENO – Si chiude domani con l’appuntamento “A cena col Boia” a Quinzano, l’edizione 2012 del Festival dell’Appennino. L’evento è stato presentato stamane presso la sala Giunta di palazzo San Filippo, alla presenza del presidente della Provincia Piero Celani e dell’assessore provinciale alla Cultura Andrea Maria Antonini.

LE PAROLE DELLA PROVINCIA – “Con questa edizione del Festival dell’Appennino siamo riusciti a centrare il nostro obiettivo, ovvero quello di sfruttare e animare il nostro territorio che noi consideriamo come una grande risorsa – questo il commento di Piero Celani – Così facendo il turismo, oltre alla costa e alle città d’arte si sposterà anche verso l’entroterra”. Il presidente ha inoltre sottolineato che si terrà una riunione alla quale parteciperanno tutti gli assessorati al Turismo e tutte le pro loco del nostro territorio, per promuovere l’entroterra anche sulla costa, attraverso la realizzazione di un paio di eventi a San Benedetto del Tronto. “Il filo conduttore dell’accoglienza e della promozione non finisce con il Festival dell’Appennino – ha concluso Celani.

Concorde con il presidente anche l’assessore provinciale Andrea Maria Antonini: “Manifestazioni come il Festival dell’Appennino sono serviti da stimolatore, dando una scossa necessaria per far muovere un intero territorio”.

IL PROGRAMMA – Domani 11 luglio andrà in scena 2° cena col Boia” nel borgo di Quinzano, appartenente al comune di Force. Si inizierà alle ore 18 con la presentazione del libro “Apocalissi-la fine dei tempi nelle religioni” di Mario Polia. Alle ore 19 prenderà il via Esplorando Qunizano… con la visita al misterioso “borgo del boia” tra artigiani fattucchiere, artisti di strada e mostruose mostre. Dalle 20 si potrà partecipare alla cena col boia appunto, organizzata dalla Pro Loco di Force. Il banchetto costerà 10 euro. A seguire ci sarà l’intrattenimento musicale “L’albero dell’impiccagione” a cura del gruppo Renaissance Faire. Durante la serata si esibiranno Marco Cardona e Alessandro Martello. Il primo, detto anche l’uomo serpente per via dei suoi spettacoli con pitoni di varia grandezza, è uno dei più apprezzati fachiri d’Italia. Martello è considerato un vero e proprio giullare per i diversi personaggi comici che interpreta e che nascono dalla ricerca del grottesco e del ridicolo. Per ogni informazione è consultabile il sito www.festivaldellappennino.it

UN PO’ DI STORIA – Il borgo di Quinzano conta appena 4 residenti, ma d’estate si ripopola notevolmente. La storia narra che Ascoli prendeva i boia per le esecuzioni proprio da questa piccola frazione, dove il mestiere di boia si tramandava di generazione in generazione.