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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Spenti i riflettori del Maremoto Festival si continua a parlare della scoppiettante edizione 2012. Quattro serate di musica e arte, organizzate dalla cooperativa O.per.O. con il contributo del Comune sambenedettese, che hanno contato oltre i 10mila spettatori giunti da ogni parte d’Italia la ricca offerta culturale a costo zero.
IL FESTIVAL – La musica indipendente è salita sul palco regalando a cittadini e turisti le diverse offerte artistico musicali dal rock, al pop, all’indie fino al reggae per l’ultima serata di ieri. Bud Spencer Blues Explosion, Ln Ripley, Nobraino e Mama Marjas & Miss Mykela sono stati i gruppo headliner che hanno letteralmente travolto il pubblico. La quattro giorni di musica è stata arricchita dai gruppi spalla: Volvedo, Tito & The Brainsuckers, The Natural Dub Cluster e Dj Foster, Chewingam, Urtica Sound e Muccigna &Rude Massive.

I COMMENTI DI O.PER.O. – “Abbiamo fatto di tutto per non sovrapporre le attrazioni con le altre iniziative che si sono svolte in città come i festeggiamenti in onore della Madonna della Marina – afferma Paolo Miti, presidente della cooperativa O.per.O. – E pensiamo che anche quest’anno la formula musica e arte abbia contraddistinto positivamente la manifestazione. Proiezioni, fumettisti e vj hanno accompagnato le performance musicali offrendo uno spettacolo unico nel suo genere che negli anni è cresciuto”.

DAL COMUNE AL TERRITORIO – “Un ringraziamento va all’Amministrazione – conclude Miti –  che anche in un periodo di difficoltà per le pubbliche finanze ha ritenuto che l’offerta culturale sambenedettese e in particolare il Maremoto non dovessero essere penalizzate, dimostrando quindi grande sensibilità sia per la produzione musicale indipendente che per un mondo giovanile alla ricerca di stimoli sani. – conclude – Senza contare che il Maremoto è sempre più un punto di riferimento per una sinergia territoriale, un caposaldo per la costruzione di una scena picena che inizia dal Mazzumaja di Comunanza e arriva in Riviera passando per Cose Pop di Monteprandone”.

Foto di Alberto Miti