Articolo
Testo articolo principale

ASCOLI PICENO – Sarà presentata domani al Sindaco Castelli un’interrogazione da parte della consigliera comunale Valentina Bellini in merito all’episodio che ha visto coinvolti Vittorio Sgarbi, ospite per la rassegna “L’Altra Italia” e un cittadino ascolano, che sarebbe stato allontanato dai vigili urbani dopo l’alterco. L’esponente del Pd non ha perso occasione di criticare la giunta comunale per la realizzazione della kermesse in questione.

DIBATTITO E CONFRONTO – Ecco a tal proposito, alcuni stralci del comunicato a firma di Valentina Bellini. “Al di là dell’episodio comunque sgradevole, l’interrogazione mira a provocare dibattito e confronto sull’iniziativa “L’altra Italia” nel suo complesso e sull’opportunità o meno di ospitare, a pagamento, personaggi che poco hanno a che vedere con la nostra città, con i problemi che essa ha e con le prospettive per il suo futuro. L’impressione complessiva è che sia stata ancora una volta una vetrina ad uso e consumo dell’ immagine dell’ Amministrazione e che nulla ha avuto a che vedere con la realtà della nostra città, con i suoi problemi e con i suoi talenti”.

LA FORMULA DA SEGUIRE – “Altra cosa, invece, e di ben altra qualità, gli inserti del pomeriggio nei quali sono stati coinvolti esperti e divulgatori (Stefano Papetti, Guido Biondi ad esempio), vere e proprie risorse del territorio che hanno coinvolto cittadini e turisti in passeggiate affascinanti alla ricerca di luoghi segreti di Ascoli. Era quella, a nostro parere la formula che doveva essere sviluppata e ampliata, e su cui si dovevano collocare, semmai, tutte le risorse, umane ed economiche di cui si disponeva.

ASSENZA FEMMINILE – “Senza contare la direzione ideologica unilaterale delle presenze e la mancanza di confronto nonchè le contraddizioni palesi tra personaggi discutibili come Sgarbi e la sollecitudine sui temi della famiglia presentati da Crepet; salta agli occhi inotre l’assenza totale di qualunque presenza femminile, segno che per l’Amministrazione, la vera altra Italia, costituita dalle energie del mondo femminile, è del tutto ininfluente e accessoria nelle prospettive di uscita dalla crisi che ci attanaglia”.

MANCANZA DI PROGETTUALITA’ – “Da Aprile abbiamo chiesto informazioni su come si stava progettando l’estate ascolana, che dovrebbe essere il momento clou di una politica culturale attiva tutto l’anno. Non ci è stato risposto. In questo momento utilizzare il grande patrimonio artistico e anche di competenze che la città possiede è un elemento importante di possibile sviluppo della città, eppure vediamo quest’amministrazione del tutto assente sul piano progettuale tanto da accontentarsi di un “pacchetto” preconfezionato, organizzato in 10 giorni, ad uso e consumo dell’ansia di visibilità mediatica del sindaco”.

I COSTI EFFETTIVI – “Così come si intende chiedere chiarimenti sul costo reale che la manifestazione ha avuto: quanto è stato speso per la pubblicità dell’evento (si parla di ben 120.000 volantini!)? e soprattutto quanto sono stati pagati gli ospiti d’onore? Crediamo che la cultura abbia bisogno di risorse, non ci scandalizzeremmo se venissero usate bene: temiamo, però, che Ascoli sia diventata solo una piccola gallina dalle uova d’oro per personaggi più o meno vip in cerca di comparsate simil-televisive con relativo e corposo assegno d’accompagnamento”.