Articolo
Testo articolo principale

ASCOLI PICENO – Passione, talento e forza di volontà, sono queste le doti che uniscono i due giovani sambenedettesi che hanno vinto il contest internazionale della Coca Cola. Stiamo parlando di Giacomo Cagnetti e Rovero Impiglia, due giovani videomaker che hanno fatto della loro passione il proprio lavoro. Due ragazzi che poco meno di un anno fa hanno deciso di mettere insieme le proprie capacità e da questa collaborazione è nato “A guitar hero” il cortometraggio che li ha visti vincitori.
“BE THE CHANGE” – Lo spot ci mostra, sulle musiche di Fabrizio Brugnera, la vicenda di un barbone che, entrato in un bar per ripararsi dal freddo viene cacciato a malo modo dal proprietario. Mentre sta per uscire una ragazza seduta a un tavolo lo ferma e gli offre da bere una Coca Cola. La gentilezza della ragazza risveglia in lui la passione da tempo sopita e impugnata una chitarra, che trova nel locale, inizia a suonare un assolo. Scopriamo che sotto gli stracci che vestono quest’uomo si nasconde invece un grande artista che aveva in se tanta rabbia e tanto talento musicale. Il tema dello spot “be the change”, il cambiamento, viene quindi perfettamente rappresentato. Interamente girato a San Benedetto all’interno del Rat Pack, lo spot vede protagonisti attori del luogo alla loro prima esperienza recitativa. 

IL TEMA – “Abbiamo voluto affrontare la tematica dei senza tetto vista anche la situazione economica del nostro paese e la crisi che la discografia sta affrontando in questo periodo” – dichiara Giacomo Cagnetti – “Io e Rovero avevamo bene in mente cosa volevamo ottenere e anche se avevamo a disposizione persone alle prime armi siamo riusciti a veicolarli per raggiungere il nostro scopo, ottenendo dei volti credibili”.

LA CARRIERA – Giacomo Cagnetti è più avvezzo a spot tv e video musicali mentre Rovero Impiglia ha alle spalle documentari e collaborazioni con Rai, Sky e National Geographic, “ho iniziato la mia carriera sei anni fa e tra i miei lavori c’è anche una collaborazione con Giovanni Allevi per cui ho curato la regia del making of di Evolution, oltre ad aver diretto la regia di diversi concerti tra cui il live di Joy a Roma, tra i miei ultimi lavori c’è anche uno spot promozionale per la provincia di Fermo” – continua poi Giacomo – “Siamo molto selettivi nei nostri lavori in quanto per realizzare uno spot a basso costo ci mettiamo la stessa passione e tempo che metteremmo per uno spot ad alto badget. Io lavoro molto per aziende locali e la cosa che rattrista un po’ è la scarsa conoscenza del mezzo di comunicazione, spesso il cliente acquista lo spazio non curandosi minimamente di ciò che andrà a trasmettere. La richiesta è spesso veicolata dai costi. Il problema è che siamo in una zona in cui c’è poca fiducia nelle professionalità e poco rispetto del lavoro degli altri, i clienti sono spesso tuttologhi che veicolano il lavoro condizionandolo spesso in modo negativo”.

CAPITOLO CINEMA – Virando sul cinema Rovero spiega che a suo parere di registi veri, viventi, non c’è nessuno “di registi italiani i maestri del cinema sono senza dubbio Sergio Leone e Federico Fellini, stimo molto anche Brian De Palma, Alfred Hitchcock e Stanley Kubrick” – Giacomo continua dicendo – “per me i maestri del cinema sono senza dubbio Quentin Tarantino, in merito a quelli viventi, che possiamo definire forse il nuovo De Palma e sicuramente lo ricorderemo come oggi ricordiamo Kubrick, proprio quest’ultimo insieme a Sergio Leone, ha cambiato e rivoluzionato il cinema per come lo conosciamo oggi e sono certo che rimarranno per sempre figure indelebili del cinema mondiale”.
Di stoffa e capacità questi ragazzi ne hanno da vendere, noi rimarremo sintonizzati in attesa di loro nuovi lavori e nel frattempo auguriamo a loro un grosso in bocca al lupo.