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ASCOLI PICENO – L’estate è entrata nel vivo, ma a qualcuno non piace il programma di eventi stilato dall’amministrazione comunale di Ascoli Piceno. Ci riferiamo ai Giovani Democratici, che per bocca di Francesco Ameli, membro della Direzione Nazionale dei Gd appunto, criticano l’operato della giunta Castelli in questo senso, soprattutto sulla mancanza di programmazione.

PROGRAMMA INESISTENTE – Ecco alcuni stralci del comunicato, a firma di Francesco Ameli. “Estate Ascolana, Questa sconosciuta Questo è quanto può affermare un turista che chiede informazioni sugli eventi estivi all’ufficio turistico cittadino in Piazza Arringo. Allo stato attuale, non è possibile avere alcun programma dettagliato degli eventi estivi in città da qui a fine mese nonostante siano tanti i cittadini che, in particolare nelle ore serali, affollano le vie del centro. Le uniche informazioni che si possono avere sono quelle stampate su un semplice foglio bianco di carta o quelle date da un giornalino della Provincia. Ascoli deve poter pensare in grande: basterebbe, per iniziare, seguire ciò che fanno molti altri comuni, ovvero programmare le iniziative a partire da maggio per poi poter inviare alle strutture ricettive ed agenzie di viaggi un dettagliato dépliant informativo nato dalla collaborazione delle associazioni operanti in città insieme con i privati. Non è mia intenzione polemizzare a tutti i costi, ma non è giustificabile che la nostra città, con importanti prerogative turistico culturali, sia sprovvista di un chiaro programma per la stagione estiva”.

LA LIRICA NON BASTA – “È indubbio che siamo in una situazione di difficoltà economica per le casse comunali. E’ apprezzabile che grazie all’assessorato regionale alla cultura ed agli sponsor esterni si riesca a far tornare, anche per questa estate, la lirica in città. Ma non lasciamo che questo evento, che vedrà impegnate molte maestranze locali, resti isolato e non legato agli ambienti culturali e musicali cittadini. Il turismo ascolano, inoltre, non può più basarsi solo sulla Quintana, divenuta oramai una bagarre politico/giuridica locale, anziché un evento di rilevanza regionale capace di attirare turisti da fuori Provincia”.

TURISMO, SETTORE DEL FUTURO – “Ascoli non può più permettersi di guardare al turismo come ad un argomento di serie B. Nel capoluogo piceno un buon flusso turistico, se adeguatamente richiamato, riuscirebbe a fornire importanti introiti economici agli addetti del settore. Come sottolineato anche dal presidente Spacca, tra una decina di anni, il settore da cui deriveranno i maggiori ricavi sarà il turismo. Per questo, occorrono scelte politiche, strutturali e culturali coraggiose così da non trovarsi impreparati”.

NOTTE DEI COLORI – “Infine, il livello qualitativo della Notte dei Colori (la notte bianca ascolana), diversamente da come viene presentata, sembra essere molto lontano da quello delle sue prime edizioni. Come possono una sfilata di cani e il solito concorso di bellezza essere in grado di attirare persone di ogni genere ed età? Senza nulla togliere, è un atteggiamento da sagra da piccolo paese e non da capoluogo di una provincia che vuole e deve avere vocazione turistico/culturale. Il discutibile livello qualitativo viene dimostrato anche dal Sexy Car Wash che sembra sarà presente davanti al Ventidio Basso a partire dalle 22:00. Cosa ne pensano a riguardo l’amministrazione ed in particolare l’assessore Ferretti che vogliono presentarsi come depositari dei valori dell’integrità della famiglia? Di certo questo tipo di spettacolo non fa parte delle nostre tradizioni”.