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ASCOLI PICENO – Il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Piero Celani ha partecipato oggi ad Ancona ai lavori del Consiglio delle Autonomie Locali (Cal) fissati per cominciare a delineare il percorso imposto dalla legge per il riordino delle Province. Si è trattato di un incontro interlocutorio in cui i vari rappresentati dei territori hanno espresso il loro punto di vista riguardo alla normativa. Il Presidente Celani ha ribadito la posizione della Provincia che è quella di rispettare i parametri definiti dalla legge con Ascoli capoluogo del nuovo ente che dovrebbe costituirsi nel sud delle Marche. Celani ha invece criticato quella parte della normativa che, di fatto, svuota le Province di molte delle funzioni che esercitano sul territorio con gravi ripercussioni sulla qualità e l’efficienza dei servizi offerta ai cittadini. 

LA CRITICA DI CELANI – “Le funzioni attribuite dallo Stato sono poche ed insufficienti si rischia davvero di creare delle “scatole vuote”, dei grandi contenitori territoriali, senza reali risparmi ma privi di molti strumenti di intervento per il rilancio e la crescita. Pertanto la mia proposta è quella che il Consiglio delle Autonomie solleciti la Regione ad ampliare il numero dei compiti delle Province in particolare le vengono riassegnate le funzioni in tema di lavoro, di formazione professionale, di pianificazione del territorio e coordinamento di azioni di area vasta, tutti ambiti dove le Province hanno dimostrato particolare competenza ed incisività, soprattutto nel sostegno dei piccoli Comuni ed assicurando quei servizi di prossimità e quella sussidiarietà orizzontale e verticale che costituisce un pilastro del sistema delle autonomie locali a livello nazionale. Auspico che anche altre prerogative vengano restituite alle Province nel campo delle politiche culturali e turistiche, senza duplicazioni e sovrapposizioni, ma proprio con l’obiettivo di scongiurare il pericolo che tante progettualità vadano perdute e che settori essenziali per la vita e lo sviluppo delle comunità locali rimangono sguarniti e privi di un punto di riferimento importante e prezioso”.

LA PROSSIMA SEDUTA IL 29 SETTEMBRE – Nel frattempo partirà la richiestadi tornare a riunirsi prima di quella data in modo da definire con maggiore tempestività le opportune strategie e consultazioni richieste dall’iter istituzionale in vista del riordino. In tale prospettiva, verrà chiesto alla Regione un incontro per conoscere gli orientamenti dell’ente regionale su questo importantissimo tema per l’intera comunità marchigiana per consentire soluzioni il più possibile condivise e rispondenti alle necessità del territorio.