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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comune rivierasco richiede al Ministero dell’Ambiente una Conferenza dei Servizi nell’ambito del progetto da svolgersi in merito alla concessione di stoccaggio gas. Il Ministero non ritiene necessaria tale convocazione e rimanda alla discrezione dell’amministrazione.

IL POMO DELLA CONFERENZA –  Appellandosi all’articolo legislativo che prevede che la popolazione interessata sia messa in grado di esprimere il proprio parere, il sindaco Giovanni Gaspari scrive che tale parere “avvenga all’interno del procedimento di via e che, a tal fine, possa essere utilizzato lo strumento della Conferenza dei Servizi con la partecipazione dei rappresentanti istituzionali, delle imprese, dei lavoratori e della società civile“. La conferenza di servizi riguarda la realizzazione dell’impianto di stoccaggio di gas naturale a San Benedetto, “che – come scrive il primo cittadino – ha creato notevoli discussioni all’interno  della città con manifestazioni pubbliche, creazioni di comitati e dibattiti che hanno trovato larga eco nei media locali” e tale richiesta sembra essere indispensabile per avviare un sereno confronto istituzioni e gli interessati.

 

LA RISPOSTA DEL MINISTERO – “L’espressione del parere della popolazione interessata, in merito agli aspetti relativi alla sicurezza degli impianti, avviene all’interno della procedura di valutazione di impatto ambientale”, si legge nella risposta del Ministero dell’Ambiente. Facendo riferimento al Rapporto preliminare di sicurezza pubblicati sui quotidiani nazionali e su uno a diffusione regionale, sembra non necessaria un’ulteriore conferenza in cui si raccolgano ulteriori pareri. “Le modalità di svolgimento della procedura di via di competenza statale non prevedono lo svolgimento di una Conferenza dei Servizi se non per l’acquisizione dei pareri di natura ambientale che andranno coordinati nel provvedimento di compatibilità ambientale”, si legge nella lettera firmata dal direttore generale Mariano Grillo  che ritiene che “non ricorra l’opportunità di convocare la conferenza, che rimane nella discrezione dell’Amministrazione”.