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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In merito alla querelle tra il primo cittadino Giovanni Gaspari e il presidente dell’associazione albergatori Gaetano Sorge, entra in merito l’assessore Margherita Sorge che oltre a condividere le dichiarazioni del sindaco, si sente in dovere di aggiungere alcune puntualizzazioni di competenze e responsabilità riguardo la pulizia della spiaggia dai detriti.

L’ASSESSORE SORGE – “Come tutti ricordano, all’indomani del nubifragio il mare è rimasto molto mosso o agitato durante le ore successive: per evitare di fare due volte lo stesso lavoro, Picenambiente e rappresentanti dei concessionari hanno dunque concordato sulla necessità di posticipare le operazioni di raccolta e ritiro dei detritia quando il mare si sarebbe calmato, cosa che è avvenuta lunedì. – spiega l’assessore Margherita Sorge – Sempre in base agli accordi presi con gli operatori, questi ultimi avrebbero utilizzato le prime giornate di questa settimana per raccogliere in cumuli i detriti abbandonati dinanzi alle rispettive concessioni in modo da consentire ai mezzi di Picenambiente di procedere alla loro rimozione tra mercoledì e giovedì”.

 

AD OGGI – Ad oggi la spiaggia risulta completamente sgombra da detriti compresa la spiaggia tra l’Albula e il Ragnola; promesso un arenile pronto ad accogliere turisti e residenti durante il fine settimana, rimangono due zone di accumulo alle estremità dei quattro chilometri di costa per poi essere trattate da uno speciale macchinario in dotazione della PicenAmbiente.

PRONTI AL TURISMO – “A quanto mi risulta, località balneari a sud e a nord di San Benedetto si trovano in queste ore nella stessa condizione in cui l’alluvione ha lasciato le loro spiagge e alcune, visto il periodo in cui ci troviamo, non avendo risorse economiche sufficienti, stanno valutando la possibilità di rinunciare definitivamente ad intervenire. – conclude l’assessore – Noi, in meno di una settimana, nonostante tutte le emergenze a cui abbiamo dovuto far fronte nel resto della città, stiamo riconsegnando agli ospiti e alla città la spiaggia pulita e in ordine sostenendo, tra l’altro, un onere aggiuntivo non indifferente visto che questi interventi straordinari non sono compresi nel contratto con Picenambiente. E questo perché, come dicono gli albergatori, ci attendono altre settimane di afflussi turistici anche dall’estero”.