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ASCOLI PICENO – I disagi creati dal mancato avvio degli abbonamenti per la stagione teatrale del Ventidio Basso, non hanno certo lasciato indifferente il maggior partito di opposizione, ovvero il Pd. A tal proposito, la consigliera comunale Valentina Bellini ha evidenziato, attraverso un comunicato, l’inadeguatezza dell’amministrazione comunale incapace di gestire la situazione al meglio.

I CITTADINI DOVEVANO ESSERE AVVISATI – Ecco le parole contenute nel comunicato a firma di Valentina Bellini.
“Non saranno certo le parole degne della brutta copia del libro Cuore del sindaco a nascondere l’amara realtà: anche l’inizio della stagione teatrale ha messo in luce l’inadeguatezza dell’Amministrazione Castelli, che se fino a poco tempo ci sembrava navigasse a vista ora sembra essere del tutto impantanata sulle secche di un presappochismo inquietante. Solo dopo l’altisonante annuncio della ripresa della consueta stagione teatrale, alla data comunicata per acquistare gli abbonamenti i cittadini hanno trovato la biglietteria del teatro stranamente chiusa.Non per un banale errore organizzativo, scopriamo dai giornali, ma per un piccolissimo particolare: la programmazione sembra non abbia adeguata copertura finanziaria. Notizia che il sindaco di solito così solerte negli annunci ha pensato bene di comunicare solo a giustificazione del caos e della confusione creatisi. A scoppio ritardato, insomma. Se difficoltà economiche c’erano, il Sindaco e l’Assessore avrebbero dovuto con senso di responsabilità partecipare le loro preoccupazioni preventivamente ai cittadini. E non- come hanno fatto- mescolando in un confuso calderone le spese per il sociale con quelle per la cultura e magari dimenticando le spese per la propaganda e per le attività di rappresentanza del Sindaco stesso”.

PROBLEMI DI COMUNICAZIONE TRA ASSESSORI E SINDACO – “L’impressione è che i singoli assessori procedano ciascuno per proprio conto, prendendo iniziative più o meno opinabili, senza che ci sia la più semplice azione di raccordo tra i vari componenti della Giunta. E in questo senso balza agli occhi la scarsa efficacia del Sindaco che sembra sempre più in affanno nello svolgere quel ruolo di guida e di coordinamento che compete alla sua carica all’interno dell’amministrazione. Con chi si raccorda l’assessore Aliberti nel progettare le iniziative culturali per la città? Come si prendono le decisioni all’interno della Giunta? Stiamo parlando di un’attività di normalissima amministrazione: è’ normale che l’assessore alla Cultura organizzi in totale autonomia ogni iniziativa e si venga a sapere, a botteghini aperti, che non ci sono i soldi per il teatro, quest’anno? Sta continuando evidentemente il caos della stagione culturale estiva dove il Sindaco organizza la sua kermesse e Aliberti 20 giorni dopo ne organizza un’altra apparentemente
in competizione. Si parlano il Sindaco e l’Assessore? Chi ha deciso cosa? A quali dichiarazioni devono dar retta i cittadini?”

NESSUNA MOZIONE, MA C’E’ PREOCCUPAZIONE – “Personalmente questa volta non ritengo di presentare un’interrogazione in merito, anche se forse sarebbe opportuno. Sulla programmazione estiva avevamo
inviato un’interrogazione ad aprile per poter promuovere dibattito e confronto sul tema. L’interrogazione ancora giace nell’elenco di quelle da discutere in
Consiglio (circa una decina). Ma come consigliera comunale e come cittadina sento di dover manifestare
pubblicamente tutta la mia preoccupazione per le sorti della città in balia -anche per situazioni di normale amministrazione- della sciatteria e della
confusione degne più di un piccolo paese di campagna malgestito che di una città capoluogo”.