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ASCOLI PICENO – Tutti sanno che il dipinto raffigurante Benito Mussolini a cavallo e altre figure allegoriche, opera realizzata da Aldo Castelli nel 1939, è stato rimosso lunedì dall’Istituto Tecnico “Umberto I°” sotto l’onda delle proteste di Anpi, Pd, Cgil, e Giovani Democratici. Ma a quanto pare, non tutto il Partito Democratico era compatto e d’accordo sulla rimozione dell’opera. Infatti Il capogruppo del Pd alla Provincia di Ascoli Emidio Mandozzi, vice preside di un istituto superiore e ”antifascista da sempre”, prende le distanze dalle accuse rivolte al preside dell’Itcg e spiega le motivazioni.

CRITICARE SENZA CONOSCERE – “Si è levata una protesta legittima – osserva Mandozzi -, ma prima si doveva andare a conoscere il perché‚ di questa iniziativa che era solo storico-culturale, come ha ben spiegato il preside Arturo Verna”, un collega che Mandozzi difende da chi ne ha chiesto le dimissioni. “Ero presente anche io alla cerimonia di riposizionamento di un’opera che, è bene precisare, è stata tolta dall’Aula magna solo nel 1975, per poter effettuare lavori di ripavimentazione, e non alla caduta del fascismo come invece si è sostenuto. A provarlo – dice Mandozzi – ci sono le foto”. Il capogruppo del Pd si chiede piuttosto “come mai la parte dell’opera d’arte di proprietà della Provincia era finita in mano a privati. E’ stata forse trafugata dagli scantinati in cui era stata collocata nel 1975? Nei vari passaggi di mano è stata ricettata? Di questo nessuno si è preoccupato. Si è voluto solo criticare senza conoscere”.

STRIGLIATA AI GIOVANI DEMOCRATICI – Infine, una bonaria tirata di orecchie ai Giovani Democratici, che avevano indetto un sit-in davanti alla scuola per ieri mattina, poi sconvocato quando il prof. Verna ha annunciato il ritiro del quadro. “Sono stati bravi a prendere atto della marcia indietro del preside, che per altro condivido visto che è stata motivata dalla volontà di tutelare i propri studenti; ma prima dovevano meditare e conoscere. Le battaglie si fanno solo dopo aver capito i problemi”.