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Un criminale, sadico e totalmente eccentico, si accorge che rapine e truffe non lo stanno facendo diventare ricco. Decide così di rapire la figlia di un ricco per chiedere il riscatto. La situazione però degenererà…

 

CONSIDERAZIONI –  Gli anni 70 sono stati il paradiso, economicamente parlando, per il cinema italiano: si producevano moltissimi film, i mestieranti lavoravano tanto e la gente al cinema ci andavano. Il contrario di adesso. Questo boom cinematografico ha dato vita a vari genere cinematografici che dominavano le pellicole italiane del tempo, tra queste c’era il così chiamato “polizziottesco” (film polizieschi all’italiana). Tra queste pellicole Milano odia: la polizia non può sparare è il miglior film realizzato. Tutti questi film di genere, erano caratterizzati da un forte stereotipo di situazioni e personaggi: se un film incassava tanto e aveva molto successo, i film successivi di altri registi si rifacevano a quello. Milano odia invece fa eccezione: fa eccezione perché è un film variegato, che spazia dal genere prettamente poliziesco, all’horror, mostrando una violenza vera, reale senza precedenti. Lo spettatore viene trascinato dentro una spirale di crudeltà e degenero senza precedenti, il tutto catalizzato dalla figura di Tomas Milian, che mette in scena un assassino eccentrico e originale, dalle mille personalità, psicologicamente instabile, che ti cattura in ogni minima espressione e azione. Tale violenza, però, non è mai gratuita: la violenza usata è uno specchio degli anni di piombo che l’Italia stava vivendo, quindi la violenza del film è quasi usata con intento realistico, per rappresentare la paura e i timori che gli italiani stavano vivendo, oltre che con intenti cinematografici. Un film mozzafiato che cattura per tutti i suoi aspetti. Una parla del cinema italiano di genere di cui se ne sente la mancanza.

PIACERÀ –a tutti gli amanti del cinema di genere italiano, polizieschi e thriller

NON PIACERÀ – a chi non piacciono i film di genere italiano degli anni 70 che, oggi, possono risultare per molti “troppo datati” o troppo violenti

MILANO ODIA: LA POLIZIA NON PUO’ SPARARE

REGIA Umberto Lenzi

SCENEGGIATURA Umberto Gastaldi

ANNO 1974 con Tomas Milian, Henry Silva, Anita Strindberg