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ASCOLI PICENO – “In Italia il Welfare è assicurato dai comuni: colpirli in questa maniera impressionante vuol dire togliere equità e giustizia sociale ai cittadini”. Lo dice Guido Castelli, sindaco di Ascoli Piceno e responsabile Finanza Locale dell’Anci, impegnato nella ‘rivolta dei sindaci’ contro il Ddl stabilità: “Un problema che sta strozzando i comuni e che nel 2013 prospetterà una situazione ancora peggiore”, dice Castelli.

 

MECCANISMO STROZZA IMPRESE – “Per effetto del patto di stabilità i residui attivi – cioè i soldi in cassa che non si possono spendere – sono circa undici miliardi di euro – ha spiegato Castelli – soldi che avremmo tutto il diritto di poter spendere, ma che rimangono nelle nostre casse per questo meccanismo assolutamente cervellotico, che strozza le imprese. Un silenzio assordante da parte del Governo”.

DIMISSIONI DI MASSA PROVOCAZIONE – Quando alle dimissioni di massa, “abbiamo voluto lanciare questa provocazione, che poi più di tanto provocazione non è, perché sentiamo una particolare sordità che ci ha portato a lanciare un grido di dolore perché o la legge di stabilità prende atto di queste nostre richieste o diversamente, se non ci dimettiamo, ci dimetterà la storia”, ha concluso Castelli.