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ANCONA – Sport e attività motorie come strumenti fondamentali di formazione, di tutela della salute e di integrazione sociale. Sono gli obiettivi del Piano per la promozione della pratica sportiva che la Giunta regionale ha trasmesso all’Assemblea legislativa per l’approvazione. Gli interventi individuati verranno realizzati nel triennio 2013/2015, in attuazione della legge regionale di settore. Il documento portato all’approvazione del Consiglio è stato favorevolmente esaminato dal Comitato regionale dello sport e del tempo libero.

PARLA L’ASSESSORE – “Lo sport ha un valore trasversale e una capacità di aggregazione che investe molteplici aspetti delle vita quotidiana – commenta l’assessore allo Sport, Paolo Eusebi – La Regione, per questo motivo, intende favorire la diffusione della pratica sportiva, sia a livello agonistico che amatoriale, per consolidare stili di vita corretti e garantire, a tutti i marchigiani, la possibilità di praticare una disciplina motoria. In particolare lo sport rappresenta un’opportunità per accompagnare la crescita delle giovani generazioni e uno straordinario veicolo di promozione turistica dei territori che ospitano le manifestazioni. Tutti questi aspetti vengono sviluppati nel Piano, valorizzando adeguatamente la trasversalità del settore e le sue potenzialità”.

I PUNTI SALIENTI – Sono numerosi gli indirizzi operativi delineati dal Piano. Vanno dalla promozione delle politiche sportive, al sostegno delle manifestazioni di rilievo. Dalla diffusione delle attività motorie e della pratica sportiva a tutti i livelli, alla loro integrazione con gli aspetti sanitari, educativi, formativi, culturali e ambientali. Senza tralasciare la formazione di base dei bambini e la pratica sportiva degli adolescenti, dei giovani, degli adulti, degli anziani e dei marchigiani diversamente abili. Altre questioni che il Piano affronta riguardano “l’invecchiamento attivo”, lo sport scolastico, la sicurezza sanitaria (la legge regionale di settore, in particolare, ha istituito il “passaporto ematico” per tutelare gli atleti tra i 14 e i 18 anni, attraverso il monitoraggio costante dei valori del sangue). È prevista anche la costituzione di un “Osservatorio dello sport Marche” che dovrà raccogliere, aggiornare e analizzare i dati relativi al settore.

NUMERI IMPORTANTI – Secondo un’indagine dell’Istat sulla famiglia, svolta nel 2011 e relativa agli aspetti della vita quotidiana, le Marche sono caratterizzate da una diffusa pratica sportiva rispetto al dato nazionale. Il 23,7% dei marchigiani pratica un’attività sportiva in modo continuativo (contro una media nazionale del 21,9%). Percentuale che si eleva al 34,2 (a fronte di un 32,1 nazionale) considerando le persone che svolgono attività fisica. Di conseguenza, i marchigiani sedentari rappresentano il 36,3% della popolazione regionale, contro il 39,8% testato in Italia.