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ASCOLI PICENO – Siamo alle solite. Ci riferiamo all’Ascoli, che sta vivendo forse il momento peggiore della stagione e che soprattutto in trasferta, regala sempre almeno un tempo alla squadra avversaria, compromettendo di fatto il buon andamento delle partite. Emblematica la sconfitta di Verona, dove dopo appena 8 minuti Di Donato e compagni erano già sotto di due gol. Atteggiamento alquanto pericoloso, visto che la classifica inizia davvero a farsi preoccupante.

 APPROCCIO SBAGLIATO, TANTI PUNTI PERSI – Stilando i punti che ha perso il Picchio in trasferta, non per limiti tecnici ma soprattutto per limiti caratteriali, si potrebbe scrivere un libro. Piacenza(contro la Pro Vercelli), Reggio Calabria, Grosseto e Verona insegnano. E’ vero si tratta di quattro sconfitte, che magari non sarebbero potute trasformarsi in altrettante vittorie, ma in qualche risultato positivo sì. Il tutto in considerazione del fatto che gli stop sono arrivati con squadre(esclusa il Verona) alla portata dei bianconeri, e tutte guarda caso invischiate nella lotta per non retrocedere. L’Ascoli è ora a +2 sui play-out, e non vorremmo che le debacle esterne possano alla fine pesare come un macigno.

TROPPE FORMAZIONI DIVERSE – Spostandoci in un’ottica generale, nell’ultimo periodo abbiamo notato come l’allenatore piceno Massimo Silva abbia cambiato tante formazioni, specie a centrocampo. Auguriamoci questo non sia un segno di confusione, visto che alcuni interpreti della mediana ascolana non hanno risposto come avrebbero dovuto. L’idea di Morosini dietro alle punte si è rivelata poco azzeccata, considerando che il giovane ex Bassano Virtus si trova meglio nel cuore del centrocampo. Anche il capitano Di Donato appare in calo, ma potrebbe trattarsi solo di un momento, visto che il n°8 bianconero ha sempre dato tutto alla causa bianconera. La vera delusione di questa stagione è sicuramente Giuseppe Russo. L’ex Verona, acquistato come elemento imprescindibile per il gioco dell’Ascoli, sta inanellando prestazioni anonime in serie. Poi ci sono elementi come Loviso, Conocchioli e Capece che sono letteralmente spariti dalla circolazione. Il primo, che sul campo ha sempre fatto il suo, è l’unico vero regista della squadra inoltre con le sue punizioni potrebbe risolvere più di una partita. Il terzino di Villa Lempa, nelle poche apparizioni, ha dimostrato di essere un giocatore duttile, veloce e anche in possesso di una buona tecnica. Capece ha giocato una sola gara da titolare(a Modena), ma spesso è stato fatto entrare negli ultimi minuti a match deciso, e quindi non ha potuto mostrare appieno le proprie qualità. Del resto i 3 punti ottenuti nelle ultime 6 partite dal Picchio(che non vince dal 30 ottobre), impongono scelte anche drastiche per tornare a fare risultato.

OBIETTIVO: DUE VITTORIE E UN PAREGGIO – Alla fine del girone d’andata mancano tre partite. Due di queste si giocheranno al “Del Duca”(Brescia e Cittadella) mentre la trasferta sarà al “Liberati” di Terni. Per l’undici di Silva l’ideale sarebbe conquistare due vittorie e un pareggio per poter chiudere il girone d’andata a quota 25. La maggior parte degli addetti ai lavori indica 50 punti come soglia di sicurezza per salvarsi. Considerando che il Livorno lo scorso anno si salvò senza play-out con 48 punti e che le dirette concorrenti dell’Ascoli non stanno marciando come treni, per la permanenza in cadetteria potrebbe anche servire qualche punto in meno.