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ARQUATA DEL TRONTO – Sferzati da un vento gelido ma rassicurante di una luminosa giornata di dicembre, i “sopravvissuti” (alla profezia Maya!) hanno preso parte all’ultimo evento dello Speciale Inverno del Festival dell’Appennino in calendario sabato 29 ad Arquata del Tronto. Alla tappa conclusiva del Festival non sono voluti mancare il presidente della Provincia Piero Celani e il promotore della manifestazione, l’assessore alla Cultura Andrea Maria Antonini che, salutando la nutrita platea, ha espresso vivo ringraziamento ai direttori artistici Carlo Lanciotti e Maurizio Serafini, al dirigente Roberto Giovannozzi. Al termine della giornata, dopo gli auguri di buon anno e di buone feste, gli organizzatori hanno quindi dato l’appuntamento alla terza edizione del Festival che già si preannuncia carica di novità e di piacevoli sorprese.

 PARLA LA PROVINCIA – Il presidente Piero Celani, confermando il pieno successo della sezione invernale dell’idea promossa dalla Provincia, ha sottolineato l’alto valore del binomio turismo-natura che il Festival ha saputo creare con grande maestria, promuovendo così il nome del Piceno oltre i confini regionali, mentre l’assessore Petrucci facendo gli onori di casa con il sindaco di Arquata Domenico Pala, ha ribadito l’importanza di tutte quelle iniziative capaci di valorizzare l’entroterra montano che rappresenta a tutti gli effetti un fattore fondamentale per la crescita dell’intera comunità provinciale.

LA GIORNATA – Il gruppo, partito in prima mattinata da Forca di Presta, si è inoltrato verso un suggestivo percorso all’interno del parco dei Sibillini transitando lungo un sentiero immerso nella natura. Gli escursionisti, guidati dall’esperto Tito Ciarma, hanno potuto ammirare il panorama verso la Piana di Castelluccio di Norcia. Dopo quasi tre ore di cammino, il gruppo ha fatto poi ritorno a Borgo di Arquata dove, nella locale scuola elementare, ha gustato ottimi piatti della cucina tipica preparati dalla Pro Loco. Dopo un’interessante e profonda dissertazione filosofica sul mistero dei Magi a cura dello studioso Cesare Catà, i numerosi ospiti sono stati allietati dalle melodie gospel del Jericho Gospel Choir che, sotto la guida della docente Anna Piccioni, ha eseguito brani natalizi di grande suggestione e abilità tecnica.