Articolo
Testo articolo principale

Mancini, parte di una banda di rapinatori, ha l’obiettivo di mettere una bomba nell’ufficio di un dirigente per distruggere dei documenti in un palazzo direzionale. Per farlo si traveste da inserviente, nascondendo la bomba dentro il carrello delle pulizie. Mentre Mancini sale al piano 17, l’ascensore si ferma per un guasto, bloccandovi dentro, oltre a Mancini, Violetta, provocante segretaria del dirigente, e un timido segretario innamorato della ragazza…fin qui tutto bene se non fosse che la bomba è già innescata e pronta ad esplodere nel giro di un’ora…

CONSIDERAZIONI SU PIANO 17

I Manetti Bros. sono registi di punta nel panorama indipendente Italiano. Nell’arco della loro carriera hanno sempre riproposto il cinema di genere e con Piano 17 omaggiano, riuscendoci a pieno, il thriller. Piano 17 ha una storia tutta particolare: essendo, il film, di genere, lontano dal mercato sclerotizzato del cinema italiano odierno, la coppia di registi non hanno trovato nessun finanziatore per realizzare il film. Allora se lo sono prodotti da solo: con un budget ridicolo di 70.000 euro, tanta voglia di fare e soprattutto tanti amici e attori disposti a lavorare a gratis (e  a volte a finanziare), è nato il film.

Il risultato è un film che, dal punto di vista tecnico, ha un retrogusto amatoriale: la resa, essendo il film girato in digitale per ammortizzare i costi, è molto televisiva, la fotografia è in certi momenti “costruita” (anche se ben realizzata) e gli attori non sempre reggono il loro personaggio, abbandonandosi a recitazioni a volte un po’ troppo marcate. Se, da una parte il film risente delle classiche pecche di un film indipendente, dall’altra ha un soggetto originale e una sceneggiatura scritta benissimo, che scorre senza intoppi, senza elementi superflui, che non risparmia tutto un gioco di suspanse che tiene lo spettatore sempre col fiato sospeso. La forza del film è appunto, come detto, il soggetto semplice e al contempo geniale, e la passione con cui i registi hanno affrontato la realizzazione, al fine di realizzare un film nuovo, fresco, che ricalca il glorioso cinema popolare degli anni 70 che ha caratterizzato il cinema italiano. Un film che è una piccola perla del cinema indipendente italiano, che si fa apprezzare per la sua originalità del soggetto e per la regia fresca e innovativa, nonostante le pecche tecniche che caratterizzano i film indipendenti.

Come ultimo, fa riflettere il fatto che in Italia Piano 17 ha incassato una miseria ed è passato in sordina, complice il mercato asfissiante del cinema della penisola, mentre in America, la Vertigo Entertainment, sta trattando per acquisire i diritti per la sceneggiatura al fine di realizzare un remake americano che, probabilmente, sarà una brutta copia dell’originale ma che ancora una volta testimonia l’abisso, a livello di “fiuto commerciale”, tra le altre nazioni estere, America in primis, e l’Italia…

PIACERÀ – a chi vuole vedere un thriller/giallo indipendente originale, fresco e ben realizzato che tiene lo spettatore incollato alla sedie, dimostrando come il cinema indipendente sia, molto spesso, migliore del cinema mainstream

NON PIACERÀ – a chi non piacciono i film indipendenti che, tecnicamente, risento del basso budget, che sono abituati quindi a vedere film tecnicamente alti, da cinema classico.

 

PIANO 17

REGIA Manetti Bros.

SCENEGGIATURA Manetti Bros., Giampaolo Morelli

ANNO 2005 CON Giampaolo Morelli, Elisabetta Rocchetti, Giuseppe Soleri, Enrico Silvestrin, Antonino Iuorio, Massimo Ghini