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ROMA – L’elezione del nuovo presidente della Camera, Laura Boldrini, sembra aver scosso gli scranni ingessati di Montecitorio, macchiati negli ultimi anni dagli scandali e dalla cattiva politica. L’ex portavoce dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati è nata a Macerata nel 1961 ma cresciuta a Jesi. Dopo la laurea in giurisprudenza entra a far parte della Fao, iniziando un percorso professionale difficile e impegnativo che la porterà a difendere i poveri di tutto il mondo. Gli “ultimi”, come li ha definiti nel suo discorso di insediamento, sono stati la sua vita e la difesa dei più deboli la guiderà anche nel suo nuovo ruolo istituzione affinché la Camera torni ad essere la “casa della buona politica”. Eletta nelle liste di Sel – Sinistra, ecologia e libertà, la Boldrini ha fatto tappa anche ad Ascoli Piceno poco prima delle elezioni. Giorgio Mancini, segretario provinciale di Sel, intervistato dopo l’elezione.

Laura Boldrini presidentessa della Camera. Un nome che onora le istituzioni ma anche un riconoscimento importante a Sel, la formazione politica in cui è stata eletta. Come ha accolto la notizia? “Ho saputo della sua candidatura questa mattina presto dalla nostra parlamentare Lara Ricciatti e ne sono rimasto stupito e allo stesso tempo molto felice. Non capita in tutte le campagne elettorali poter dire di averla fatta per una presidentessa della camera dei deputati. Io trovo che la sua elezione sia un grande elemento di rinnovamento politico di tutto il centrosinistra e per lei anche un grande riconoscimento rispetto a ciò che ha fatto in tanti anni per i diritti dei più deboli”.

Il discorso di insediamento è stato moto applaudito, la nuova presidentessa ha ricordato le reali emergenze del nostro Paese con rimandi agli “ultimi” di questo mondo. Lavoro, diritti, uguaglianza, giustizia, i valori da lei citati. Forse è giunto veramente il momento di cambiare e mettersi alle spalle gli scandali degli ultimi anni? Oppure tutto può ancora essere stravolto dal rischio del ritorno alle urne? “L’elezione dei presidenti delle Camere è senz’altro lo scoglio meno difficile rispetto a quello che rappresenterà la formazione del Governo ma io credo che se il centrosinistra saprà aprirsi, tornare a fare politica al fianco e per le persone più disagiate, per gli ultimi e allo stesso tempo formare un governo con personalità considerate civiche e di alto spessore, che diano il segno di cosa si vuole realizzare. Penso che anche lo scoglio rappresentato in questi giorni dalla chiusura pretestuosa del 5stelle potrà venire meno”.

Laura Boldrini è stata in Ascoli poco prima delle elezioni. Come l’ha trovata e quali sono state le tematiche da lei affrontate? “Abbiamo organizzato una iniziativa in campagna elettorale con Laura in Ascoli. in una sala piena di persone attente abbiamo potuto ascoltare la sua storia, le sue esperienze a Lampedusa, in Grecia o in Afghanistan e abbiamo parlato di quei temi che da venti anni lei segue con una umanità, una dedizione ed una competenza uniche nel sue genere”.