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C’ho provato, giuro c’ho provato. Volevo dedicare questo post ai romanzi marinari, pensate un po’, una lista di bei polpettoni pieni di onde e toccare tutti i generi da Salgari all’Odissea, da Corto maltese a Clive Cussler…. E invece il richiamo del 25 Aprile e del suo significato mi ha riportato a più severe letture. Quello che è successo poi, con l’elezione del presidente della Repubblica (o meglio la non scelta e la ri-chiamata del povero Napolitano, costretto a fare il “babbo salvaci tu” della situazione) e tutto il marasma che ne è seguito, mi ha portato a dedicare questo post alla nostra storia recente. Anche per ricordare che una volta di coraggio ne avevamo avuto. Di lotte se ne erano fatte. E che le parole sono pietre, come ci ricorda Carlo Levi e quindi calma ad usarle, soprattutto se si è leader politici.

 

Sì, lo so che in questo paese la storia della lotta partigiana è storia controversa e che c’è addirittura chi non si riconosce in quei ragazzi che andarono sulle montagne a combattere i tedeschi ma, io, almeno, mi ci riconosco, e quindi dedico questo post a segnalare alcuni libri sulla memoria. Il primo è un classico, bellissimo e accessibile anche ai lettori giovanissimi. Si tratta del Sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino. Insieme a questo segnalo un altro classico che è il Partigiano Jonny di Beppe Fenoglio. E con questi pago, almeno in parte, il debito con i maestri (tanto per citare anche il bellissimo I piccoli maestri di Luigi Meneghello). 

 

Quel periodo storico, così complesso e difficile è lo sfondo anche di alcuni libri recenti. Il primo che segnalo con piacere (perchè è molto bello) è La mia anima è dovunque tu sia di Aldo Cazzullo, storia di amore e di lotta. Inoltre vi segnalo anche il romanzo di Giacomo Verri, Partigiano inverno, finalista al premio Calvino nel 2011.

Segnalo infine due libri per chi volesse approfondire il periodo storico con letture più scientifiche. La prima è il recente libro di Sergio Luzzatto Partigià. Un’analisi lucida delle difficili scelte che dovettero affrontare in quei mesi i ragazzi coinvolti nella lotta. Il secondo è un omaggio alle numerose donne che combatterono la guerra partigiana ma che troppo spesso rimangono nell’ombra. Il libro che cito è anche un omaggio a quella prima fase di vita ella nostra repubblica in cui la speranza aveva ancora la meglio sulla disillusione e sulle divisioni settarie. Il libro è La costituente e ci racconta la storia di Teresa Mattei, nome di battaglia Chicchi.

Concludo con un libro per i più piccoli: La partigiana Tina di Sandro Natalini e Anselmo Roveda. Si tratta della stoira di Tina Anselmi, partigiana e prima donna Ministro della Repubblica… per ricordarci che siamo stati coraggiosi, capaci di scelte importanti, come dicevamo. E sarebbe il caso di tornare ad esserlo.

Segnalatemi i vostri libri preferiti, scrivete a info@bibliodiversita.it.