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FERMO – Entra nel vivo il Concorso Violinistico Postacchini con il taglio del nastro della mostra di liuteria, dedicata alla tradizione regionale veneta e allestita nel foyer del Teatro dell’Aquila. La mostra, curata e guidata dal maestro padovano Alberto Cassutti, sarà aperta al pubblico ogni giorno, fino alla conclusione dell’evento, prevista per il 25 maggio. Sue le quattro opere esposte, tra cui il violino destinato al vincitore ed ispirato alla maestria fermana del liutaio Postacchini, dal quale il concorso prende il nome.

La mostra è accompagnata da altri oggetti preziosi, appartenuti o prodotti dalla mano di Postacchini, e messi a disposizione, oltre che dalla Biblioteca Civica Romolo Spezioli, dal Fermano Roberto Rocchetti. In tema di musica per violino, si sottovaluta spesso l’importanza dell’archetto: è per questo che si è voluto che la tradizione della liuteria padovana fosse rappresentata anche da un noto Maestro archettaio, Walter Barbiero di Piombino Dese.

La mostra, inaugurata ieri dal presidente del Concorso, Giulio Vinci Gigliucci, ha permesso di rivivere con l’occasione, la storia della manifestazione che affonda le radici nel 1994 percorrendo una costante crescita fino a raggiungere una posizione di èlite in campo musicale internazionale. Attraverso il suo valore artistico ed organizzativo, la manifestazione appare un impareggiabile canale di divulgazione del ruolo avuto nel corso dei secoli dalla città che lo accoglie e dal suo territorio, insieme alle cospicue ricchezze culturali e d’ingegno che essa racchiude.