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Il tema dei viaggi nel tempo, e sugli effetti che una modifica degli eventi passati potrebbe causare nel presente, è stato affrontato in numerosi romanzi e film. Il motivo sta nel fascino che suscita la possibilità di intervenire sulla storia attraverso il libero arbitrio. Nel film di Rian Johnson il concetto viene affrontato dal punto di vista di un killer che deve uccidere il suo futuro. La storia è ambientata nel Kansas del 2044. Qui dei killer professionisti si occupano di eliminare gli uomini che vengono spediti indietro dal futuro del 2074, epoca in cui la macchina del tempo esiste, pur essendone vietato l’uso. I soli ad utilizzarla sono i membri di un’organizzazione criminale, che non potendo disfarsi dei nemici a causa di un chip che li localizzerebbe, li proietta nel passato dove appunto i Loopers possono farli fuori senza lasciare tracce.

Uno di questi è Joe (Joseph Gordon-Levitt), che come tutti i suoi colleghi si trova un giorno a dover chiudere il loop uccidendo il se stesso proveniente dal futuro, che a sua volta è a caccia di un bambino che nel 2074 diventerà un pericoloso criminale. Gli intrecci di passato e futuro, di madri e figli, amore e morte, creano un film complesso e per alcuni versi ben riuscito. Senza dubbio, l’idea di partenza è interessante, per quanto non originale. Da Terminator a The butterfly effect sono molti gli elementi ricorrenti. Nonostante quindi una mancanza di novità, associata a un finale abbastanza prevedibile, l’aspetto di puro intrattenimento con elevata dose di azione in pieno stile americano è sicuramente ben trattato.

Ciò che lascia perplessi è però la sensazione finale di qualcosa di incompiuto, con gli elementi del puzzle che faticano a combaciare. C’è una domanda che sorge analizzando un’opera del genere: pur trattandosi di un film di fantascienza, è giusto attendersi che le dinamiche vengano risolte in maniera plausibile o bisognerebbe spegnere la razionalità e godere solamente dell’aspetto ludico? Probabilmente non esiste una sola risposta, basti pensare alla netta disparità di giudizio tra chi definisce Looper un capolavoro e chi lo reputa soltanto una buona idea.

REGIA: Rian Johnson

ANNO: 2012

GENERE: Fantascienza

DURATA: 118 minuti

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