Articolo
Testo articolo principale

ARQUATA DEL TRONTO – “Una festa che si contraddistingue dalle altre manifestazioni della provincia per il suo substrato storico, perché è su di questo che si è costruito intorno il rito, e non il contrario come spesso accade” – è così che apre il suo intervento alla conferenza stampa di presentazione del programma 2013 della Festa Bella di Spelonga, il presidente della Provincia Piero Celani, ieri mattina al palazzo del consiglio provinciale. La manifestazione triennale, che il 4 agosto, con il tradizionale “taglio dell’albero” darà il via a un mese di festeggiamenti, vuole ricordare che il 7 ottobre 1571 venne combattuta, nel golfo di Lepanto, la più importante battaglia della storia della marineria a remi, definita l’ultima crociata, alla quale, secondo la tradizione, parteciparono anche circa centocinquanta spelongani che, oltre alla vittoria, riuscirono anche ad impossessarsi di una bandiera turca, che è ancora conservata e custodita presso la chiesa parrocchiale di Sant’ Agata.

Nei primi giorni di agosto, un centinaio di uomini di tutte le età, lascia il paese per recarsi al Bosco del Farneto e li si organizzano le manovre per il trasporto: tutti i presenti guidati da un caposquadra, si dispongono a coppie lungo i due lati del fusto; ogni coppia fissa in profondità, sulla linea dorsale del tronco, un elemento metallico detto “crucche” inserito in un anello di ferro ove si infila una corda molto corta a sua volta legata ad un paletto di legno (“la Stanghetta”) posto trasversalmente all’asse dell’albero. L’azione contemporanea delle sole braccia di tutti gli uomini delle “coppie”poste a circa 50 cm di distanza l’una dall’altra, sulle “Stanghette” fa si che l’albero giunga trionfalmente a Spelonga dove nei giorni successivi, tutto il paese ne partecipa alla preparazione perché sempre a braccia e con il solo ausilio di funi (con funzione di tiranti) e scale (poste a sostegno e spinta) viene issato al centro della piazza, e in alto vi viene issata la copia della bandiera turca.

Intorno all’albero maestro viene allestita, con legno e rami di abete, la sagoma di una galea che ricorderà per tutto il periodo della festa e fino alla prima domenica di ottobre, lo storico evento. Negli stessi giorni tutto il paese viene addobbato a festa con decorazioni e realizzazioni varie impiegando principalmente rami di abete.

Terminata questa fase si susseguono varie iniziative e festeggiamenti per tutto il mese:

Le date fondamentali da ricordare per chiunque volesse partecipare alla manifestazione – dichiara Umberto Quaglia, membro del comitato organizzativo Festa Bella 2013 – sono il 4 agosto con il tradizionale taglio dell’albero, l’11 agosto con il rientro dell’albero al paese, che è visto come momento celebrativo e di grande impatto emotivo della festa, il 17 con l’alzata del palo nella piazza principale del paese e il 25 agosto, giorno di festa ufficiale, con la rituale processione per le vie dei quattro rioni della Madonna della Salute “.

Di importante rilievo anche le manifestazioni correlate ai festeggiamenti ufficiali: il 14 agosto spettacolo teatrale compagnia folcloristica Gli Attoruncoli con ” Trista là casa du la gallina canta e lu gallo tace”; il 16 agosto III Memorial Pietro Camacci”, Ecotrail sui colli di Serafino, gara podistica nei percorsi del famoso personaggio creato dal genio di Pietro Germi e magistralmente interpretato, nello scenario spelongano del 1968, dall’attore e cantante Adriano Celentano, che vanta di un grande riscontro mediatico di appassionati podisti. Il 19 agosto sarà la volta del VI concorso interregionale di poesia estemporanea “Franchi Domenico”, dedicata alla declamazione di poesie da parte poeti popolari che improvvisano e recitano in pubblico le loro poesie in ottava rima (il cosiddetto “canto a braccio”).