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Ecco dunque qualche consiglio per non avere troppa nostalgia delle vacanze ed essere ricaricati da belle e appassionanti letture. Per cominciare un bel romanzo di Roy Arundhati, Il Dio delle piccole cose. Un storia capace di toccare il cuore e mostrarci come sono le cose più impercettibili e infinitesimali a modificare il destino di ciascuno di noi.

Sempre ambientato nelle atmosfere esotiche e cariche di fascino dell’oriente ci spostiamo dall’india al giappone con il romanzo Il canto delle parole perdute, di Andres Pascual. Qui è la tragedia della guerra e dell’atomica lanciata sulla città di Nagasaki a diventare il motore di una vicenda in cui l’amore e la memoria diventano il modo attraverso cui superare ogni ostacolo.

Il nostro viaggio letterario intorno al mondo continua con un bellissimo romanzo che oltre ad essere un viaggio nello spazio è anche nel tempo. Il libro in questione è L’ultima favola russa, di Francio Spufford. La favola della rivoluzione Russa con le sue promesse impossibili da mantenere e una carrellata di personaggi inventati ma più veri del vero… Un capolavoro da leggere e consigliato sia agli appassionati di storia sia a tutti gli altri. 

Bene cari amici, il post è breve ma so che avete da finire a mettere a posto le valigie e da fare un po’ di training autogeno per accettare l’idea di tornare a lavoro o a scuola vero? A presto e segnalatemi le vostre letture su info@bibliodiversita.it