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ASCOLI PICENO – Dopo le dichiarazioni del presidente dell’Ance regionale Ubaldi e del presidente di Confindustria Bucciarelli, entrambi soci di Restart, iin merito alla inutilità e dannosità degli oltre 1200 appartamenti come da progetto, il Comitato Area Carbon mette a segno la sua prima “vittoria”. “Abbiamo innescato il ripensamento su un progetto letale – scrive il comitato in una nota – per il futuro di Ascoli e che dimostra come la partecipazione dei cittadini sia determinante per il futuro urbanistico ed economico della nostra città, da affidare a un Piano Regolatore Generale incentrato sulla rigenerazione del Centro Storico”.

 

E sul ripensamento dei costruttori il comitato va giù duro: “questo svela l’inadeguatezza degli amministratori e del pianificatore, che non hanno saputo capire la grave criticità del progetto e continuano a lavorare in variante al nuovo Piano Regolatore. Ribadiamo, pertanto, la nostra richiesta di dimissioni del pianificatore incaricato Cervellati. Malgrado il clamoroso disaccordo degli stessi soci, la Restart prosegue nella sua corsa a intascara l’edificabilità dell’area con l’approvazione della variante chiamata Pru.. E’ fondamentale che i cittadini ascolani sappiano che l’approvazione del Pru costituirebbe, in favore della Restart e  in danno della città, diritti edificatori irreversibili”. 

 

Da qui le richieste del Comitato: innanzitutto che sia “immediatamente abbandonato il pru in variante, che danneggia Ascoli e serve soltanto gli scopi speculativi ed elettorali di pochi. Chiediamo che il Comune, ripartendo da una seria e aggiornata analisi territoriale, coinvolga l’intera città nella formazione del nuovo Piano Regolatore Generale. Ed anche con un concorso a premi nelle scuole intitolato “Io ci farei…”, che raccolga ed elabori le idee degli studenti e delle loro famiglie sul futuro di Area Carbon e della città”. Ancora, si chiede “una urgente azione legale nei confronti della Sgl Carbon, responsabile dell’inquinamento e ad oggi inadempiente degli obblighi di bonifica che la legge pone a suo carico”.