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ASCOLI PICENO – “Non ci sono i numeri per salvare l’Ascoli, per cui domani mattina mi recherò in tribunale per presentare istanza di fallimento. Poi ci penserà il curatore fallimentare”. Oggi, 15 dicembre, l’Ascoli Calcio è stata dichiarata fallita dall’amministratore unico dimissionario del club Costantino Nicoletti. L’annuncio è arrivato al termine dell’assemblea degli azionisti, andata a vuoto per l’assenza della famiglia Benigni, azionista di maggioranza. I tifosi hanno bloccato il traffico per qualche ora in corso Vittorio Emanuele, sotto la sede del club. La partita di oggi Ascoli-Gubbio si può considerare come l’ultima della attuale società Ascoli Calcio 1898 visto che un’eventuale nuova dovrà avere una diversa denominazione sociale. 

 

“Il momento è molto delicato, il più drammatico nella gloriosa storia dell’Ascoli Calcio. – si dichiara dal palazzo comunale – Proprio per questo stiamo seguendo con particolare attenzione l’evoluzione degli avvenimenti all’interno dell’Ascoli, minuto per minuto con la stessa attenzione, da quando, dopo la retrocessione dalla B, il quadro si è aggravato. Da parte nostra stiamo lavorando incessantemente, nel silenzio e senza strepiti. Possiamo tranquillizzare i tifosi sul fatto che non stiamo perdendo un solo istante del nostro tempo e al momento opportuno, sulla base di quanto sarà accaduto in maniera ufficiale, non ci faremo trovare impreparati. Non permetteremo di cancellare la gloriosa storia dell’Ascoli Calcio, un patrimonio della nostra citta’, del Piceno e del calcio italiano”.