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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I lavori della Commissione di inchiesta sullo Stadio proseguono; dopo una prima trance d’indagine sulla base di documentazione e addetti ai lavori, si prevede la chiamata dei consiglieri Emili e Pezzuoli e delle aziende coinvolte. Il sindaco Giovanni Gaspari ancora non si esprire: “Quando la Commissione si sarà espressa allora dirò la mia; rimango però di un avviso, il consigliere Tassotti non è incompatibile con il ruolo di presidente della Commissione stadio solo per l’incarico avuto nella Samb, ma anche per essere parente di uno dei titolari delle ditte creditrici”.

Infatti, il consigliere Tassotti, al momento del voto della convenzione, uscì dall’emiciclo essendo stato un dirigente della Samb. A far parlare, anche la richiesta di liquidazione da parte delle aziende creditrici per arricchimento indebito dove spunta il nome di un parente del consigliere presidente di Commissione. Il primo cittadino sambenedettese attende, dunque, la fine dei lavori e la relazione del presidente e ironizza: “Se la commissione riuscirà a concludere il proprio lavoro entro la fine del mio mandato, viste le convocazioni che ha in animo di fare, il presidente esporrà la sua relazione e io dirò la mia”.

Dallo stadio alle pensiline fotovoltaiche il passo è breve; sarebbe stato aperto, infatti, un fascicolo dalla Procura della Repubblica; per Gaspari è una novità e ipotizza – semmai i lavori fossero davvero iniziati senza approvazione – “una colpa e non un dolo”.