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ASCOLI PICENO – Si inizia a delineare lo scacchiere politico in viste delle elezioni comunali che ci saranno in primavera. Dopo il passo indietro della lista civica Alveare che ha annunciato che non si presenterà, bisogna registrare il passo in avanti di Scelta Civica che, per bocca del suo nuovo segretario provinciale Francesco Petrelli e del suo vice Paolo De Santis, annuncia il suo sostegno alla corsa verso la poltrona di primo cittadino dell’avvocato Davide Aliberti.

Una scelta della quale si attendeva solo l’ufficialità visto che gli stessi, da tempo, tessono le lodi dell’ex assessore alla Cultura, ritenuto l’unico vero candidato che possa rappresentare i centristi. Allo stesso tempo porte aperte anche a una possibile grande coalizione col Pd, a patto però che dalle primarie di marzo risulti vincitore una figura moderata e capace di saper interpretare il vento rinnovativo che spira dopo l’elezione di Matteo Renzi a segretario.

“Il responsabile organizzativo di Scelta Civica, l’onorevole Andrea Causin, mi ha incaricato come nuovo segretario e ho accettato con entusiasmo – esordisce Petrelli – ormai non aveva più senso rimanere nell’Udc soprattutto dopo le ultime decisioni, anche a livello nazionale dove Casini dopo aver messo piombo sulle ali di Monti ora è tornato da Berlusconi, che è il vecchio, invece che spostarsi verso Renzi che è il nuovo e l’unico che abbia idee rinnovatrici. Ora ci aspetta subito un appuntamento importante, come le elezioni comunali ad Ascoli, dove il sindaco Castelli ripresenta ancora le tante liste civetta dei soliti assessori che ormai sono li da venti anni, dei veri professionisti della politica. In tutto questo tempo poi neanche sono riusciti a fare una buona amministrazione, sono loro che hanno fatto sprofondare la città nella situazione in cui versa ora. Appoggiamo Aliberti perché da lui unico messaggio nuovo, con al primo posto la questione morale. Al nostro candidato poi auspichiamo una coalizione più grande di centrosinistra, ma il Pd deve ricordarsi che Ascoli è da sempre una città moderata e chi vincerà le loro primarie deve avere questa caratteristica se si vogliono fare accordi. Ultima cosa è sull’Ascoli Calcio, Castelli ha fatto il suo dovere ripulendo un po’ la sua coscienza per quello che aveva fatto prima, ma ora siamo certi che Bellini non avrà bisogno di lui come badante e quindi quello che chiediamo è che la politica esca dal calcio, così come dovrebbe uscire dalla Quintana”.