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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il minuzioso lavoro di raccolta di tutti i cimeli rossoblù portato avanti, negli anni, dal giornalista Mediaset Remo Croci insieme a Luigi Pignati è stato ufficialmente consegnato nelle mani dell’Associazione Noi Samb. Croci ha infatti donato al direttivo dell’associazione tutte le componenti di quello che, un giorno, dovrà andare a costituire il museo della Sambenedettese Calcio.

Tra gli oggetti donati da Croci ci sono veri e propri cimeli come le scarpe con cui Chimenti ha giocato le gare della storica cavalcata della seconda promozione in serie B, alcuni palloni di gare epiche come quello con cui è stata disputata la finalissima di Coppa Italia che ha visto la Samb battere il Siena, ma anche i palloni di cuoio, quelli con i lacci per intenderci, che la Samb utilizzava negli anni Trenta. E ancora le corna (rigorosamente rossoblù) che campeggiavano sopra la porta degli spogliatoi del Ballarin, la valigia da viaggio utilizzata tra gli anni Sessanta e Settanta dai massaggiatori della Samb per trasportare tutto il necessario e il baule all’interno del quale venivano trasportate le uniformi. A proposito di maglie ci sono storiche casacche come quelle indossate, tra gli altri, da Beni, Chimenti, Simonato, Valà, Borgonovo, Agretti, Palladini, Bogliacino e tanti altri campioni che hanno fatto la storia antica e recente della Samb.

Una donazione della quale l’associazione va fiera: “Ringraziamo Remo Croci – affermano dal direttivo di Noi Samb – per averci consegnato un così grande tesoro che speriamo possa il prima possibile dare vita ad un vero e proprio museo. L’associazione ha bisogno della vicinanza di personaggi come Remo o come Maurizio Compagnoni. Due sambenedettesi e super tifosi rossoblù che nonostante le grandi carriere che li portano spesso lontano dalla città tengono sempre la Samb nel cuore e, appena possibile, lo dimostrano con i fatti”.