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ASCOLI PICENO – Marco Fioravanti, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e consigliere comunale, presenta un’interrogazione al sindaco sulla questione Aliberti-indennità. “Il comune ha sempre versato ad Aliberti – spiega Fioravanti in una nota – le indennità di carica da assessore. L’avv. Aliberti si accinge a affrontare l’ennesima candidatura a sindaco di Ascoli e ancora una volta (era successo già nel 2004) indica come elemento centrale del proprio programma la rinuncia alla propria indennità di carica. Alle amministrative del 2004, che condussero alla riconferma dell’allora sindaco Piero Celani, il magro bottino elettorale (818 voti pari ad un misero 2,4%) non consentì di verificare la serietà dell’impegno. La mia domanda oggi è: se dovesse essere eletto Sindaco, siamo davvero certi che l’ex assessore alla cultura rinuncerebbe alla propria indennità?“.

Un dubbio, sottolinea il consigliere comunale, più che legittimo visto che nel marzo del 2012, l’allora assessore alla cultura “annunciò in pompa magna che da quel momento avrebbe rinunciato all’indennità assessorile. In realtà il servizio finanziario del comune di Ascoli (dal marzo 2012 sino alla revoca delle deleghe avvenuta nel maggio del2013) ha sempre e regolarmente versato all’avvocato Aliberti le diverse indennità mensili maturate come membro della Giunta Castelli. Parliamo di 2500 euro lordi al mese. Netti: 1.800. Molto più di quanto ne abbia mai guadagnato il sottoscritto come operaio della Manuli prima di subire il licenziamento in quel 2009 così drammatico per l’economia ascolana”. Per questo l’interrogazione al sindaco, per sapere se “i circa 32.000 euro liquidati a titolo di indennità assessorile, tra il 1 marzo 2012 e il 14 maggio 2013, per le prestazioni politiche dell’avv. Aliberti siamo stati magari accreditati sul conto di qualche associazione benefica o altrimenti dedita alla filantropia umana”.