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ASCOLI PICENO – L’aveva promesso e l’ha fatto. Questa mattina Claudio Travanti si è recato in tribunale e ha presentato in Procura un esposto sulle assunzioni alle società partecipate comunali. Dodici pagine dove l’ex assessore elenca tutti i casi di contratti a tempo determinato passati poi a tempo indeterminato senza concorso pubblico, facendo nomi e cognomi con tanto di data di assunzione e rapporto di parentela con dirigenti delle aziende o impiegati comunali. Un circuito vizioso che secondo Travanti sarebbe iniziato nelle precedenti amministrazioni per proseguire fino a pochi giorni fa, ribadendo che anche a lui fu offerto un posto di lavoro in cambio del suo disimpegno dalla attività politica.

Si arricchisce quindi di un nuovo capitolo questa delicata vicenda, con questo esposto che si va a sommare a quello presentato a inizio anno dal sindaco Castelli, dove il primo cittadino denunciava il suo ex compagno di Giunta per le accuse false e diffamatorie rilasciate a mezzo stampa, specificando che nulla di irregolare vi è nelle assunzioni della Piceno Gas e dell’Ascoli Servizi Comunali e che mai Travanti era venuto da lui per denunciare i presunti fatti.

“Ho documentato quanto a mia conoscenza facendo puntale riferimento a fatti storici reali – spiega Travanti – segnalando quei nomi di assunti, a mio avviso, in modo illegittimo senza ricorrere a gare o concorsi pubblici. Diverse società partecipate si sono rivolte alla stessa agenzia interinale che è rappresentata da una figura che compare in altre compagini societarie del territorio e non solo. Io sono sempre stato estromesso da questi giochi – continua l’ex assessore – e quando ne venni a conoscenza andai da Castelli che mi disse che o ero con lui o contro, pochi giorni dopo fui cacciato. Questa vicenda deve essere anche da esempio per tutti gli aspiranti candidati nelle liste, di tutti gli schieramenti, per le prossime elezioni che accettano di presentarsi in cambio di posti di lavoro, prenderanno una cantonata che la ricorderanno per sempre. Ho ritardato alcuni giorni a consegnare l’esposto per farlo più dettagliato possibile. Ora la Procura deve fare chiarezza, in primis per rispetto degli 8.000 disoccupati in città. Castelli ha presentato un suo esposto e ora gioca a fare la vittima ma lui sa bene quale sia la realtà dei fatti. Se tutto si dovesse risolvere in una bolla di sapone mi rivolgerò ad altre Procure, ma al momento ho piena fiducia in quella di Ascoli”.