Articolo
Testo articolo principale

GROTTAMMARE – Il progetto di un Polo scolastico è la risposta dell’Amministrazione comunale di Grottammare al presidente del consiglio Matteo Renzi. Con una lettera inviata ai sindaci d’Italia, infatti, il presidente del consiglio comunale ha interrogato i Comuni sul fabbisogno di interventi in strutture scolastiche nel Paese, nella convinzione che “dalla crisi si esce con una scommessa sul valore più grande che un Paese può incentivare: educazione, educazione, educazione“.

La risposta di Grottammare non si è fatta attendere e il sindaco Enrico Piergallini propone la realizzazione di un polo scolastico comprensivo, che possa accogliere i bambini dell’infanzia, della Primaria e della Secondaria, da realizzarsi nella zona sud di Grottammare. Un progetto stimato in quasi 6 milioni di euro di investimento, ma che le condizioni del mercato in crisi non permettono attualmente di affrontare così come era stato pensato in origine. Il polo scolastico andrebbe ad sanare le carenze didattico-strutturali degli attuali edifici scolastici della zona Ischia.

“Per poter comunque andare avanti con l’attuazione del programma – scrive sempre Piergallini – si prevede di finanziare parzialmente la spesa dell’intervento per la quota di 1.171.000 euro con il ricavo della vendita di un’area edificabile e per la quota di 1.629.000 euro con la somma accantonata nel bilancio comunale ma attualmente non utilizzabile visti i vincoli del patto di stabilità. Per completare la copertura della spesa è necessario, dunque, richiedere la collaborazione del Governo per la parte restante, pari a 3.050.000 euro.

La mancata realizzazione del nuovo polo scolastico richiederebbe comunque un consistente investimento per la messa a norma degli edifici scolastici da dismettere, i quali, tuttavia, risolte le problematiche attuali di sicurezza sismica, risulterebbero carenti di spazi per l’attività fisica e di spazi per le attività didattiche integrative che sono oggi fondamentali per garantire una formazione al passo con i tempi. – chiosa Piegallini – Risulterebbe quindi necessario, in subordine, richiedere finanziamenti per gli interventi di messa a norma degli edifici esistenti, per importi che, solo per la messa in sicurezza sismica, sono stati stimati a circa 2 milioni di euro”.

Leggi la proposta del Comune di San Benedetto del Tronto.