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ASCOLI PICENO – All’ennesimo esposto annunciato dall’ex assessore Claudio Travanti, interviene il Comune con una nota ufficiale. “Ancora una volta Travanti ha annunciato una conferenza stampa davanti al Tribunale di Ascoli Piceno al fine di denunciare fatti e persone in relazione all’assegnazione del servizio di gestione de “La mia Casa”, comunità socio-educativa riabilitativa per disabili. Si tratta di una struttura residenziale a carattere comunitario rivolta a persone maggiorenni in condizioni di disabilità, con nulla o limitata autonomia e non richiedenti interventi sanitari continuativi, temporaneamente o permanentemente prive del sostegno familiare o per le quali la permanenza nel nucleo familiare sia valutata temporaneamente o definitivamente impossibile o contrastante con il progetto individuale”.

 

“Al fine di contenere la spesa di gestione della suddetta comunità – continua la nota del Comune di Ascoli – e stante l’attuale quadro normativo che riduce notevolmente i trasferimenti regionali e dell’ASUR, il Comune di Ascoli Piceno ha indetto una gara a procedura aperta per l’affidamento della concessione della struttura, il trasferimento della titolarità e della gestione globale della Co.S.E.R., che si differenzia, in parte, dall’appalto pubblico di servizi, in quanto nella concessione di servizi la controprestazione a favore del concessionario consiste unicamente nel diritto di gestire funzionalmente ed economicamente il servizio.

 

Tali argomentazioni sono state già fatte oggetto di interrogazione da parte del Consigliere Comunale, Valentina Bellini, in data 20.08.2013 alla quale il sottoscritto ha fornito ampia risposta scritta evidenziando la legittimità degli atti amministrativi posti in essere dalla PA e in particolare lo straordinario risparmio che l’amministrazione ha conseguito attraverso il nuovo modello di gestione. Il costo della struttura è passato infatti dai 137.654 euro del 2012 ad una previsione a carico del comune pari a zero nel 2014 (anno di completa e definitiva attuazione del nuovo modello). A ciò si aggiunga che grazie ad un accordo raggiunto con le cooperative interessate e validato dal sindacato nessuno dei lavoratori ha perso il posto di lavoro; gli atti di gara non sono stati né contestati né altrimenti impugnati da parte di alcuno.”