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ASCOLI PICENO – “Quanto ha investito l’Italia per farsi conoscere nel mondo? Da sei anni non facciamo una sola pagina di pubblicità sui media internazionali. Il turismo va considerato un bene comune, dovremmo essere la Coca Cola del turismo“. Ha aperto così Andrea Babbi, direttore generale dell’Enit, il convegno di questa mattina “Ascoli Piceno protagonista nel turismo 2.0”, presso il polo congressuale della Camera di Commercio di Ascoli.

 

Un dibattitto, moderato dal giornalista Danilo Moriero, vivace e appassionato tra un parterre a cinque stelle: Guido Castelli per gli onori di casa, Stefano Papetti, direttore dei Musei Civici ascolani, Pietro Talarico, dirigente Turismo, Commercio e tutela dei consumatori per la Regione Marche, Piergiorgio Togni, consulente del turismo ed ex direttore Enit, Gian Luca Gregori, pro rettore della Politecnica delle Marche, Vittorio Meconi della Banca dell’Adratico e Stefano De Angelis di Giocamondo.

 

Alla sua quarta volta nelle Marche, Babbi ha sottolineato come oggi il turismo debba essere considerato un’opportunità strategicamente irrinunciabile e come l’Agenzia Nazionale del Turismo stia lavorando in questa direzione, nonostante le poche risorse a disposizione: 18 milioni di euro, contro i 44 investiti dalla Francia ad esempio.

Sul turismo d’arte e culturale è intervenuto Stefano Papetti, ricordando il balzo in avanti registrato dai musei ascolani, passati dalle diecimila presenze in un anno di un decennio fa alle quarantamila per struttura di oggi. “Il turismo non è un bene delocalizzabile – ha quindi aggiunto Togni – ma vende prodotti che vanno confezionati ad hoc. Nelle Marche come nel Piceno c’è ancora da lavorare in termini di collegamenti, di qualità dell’ospitalità e soprattutto di formazione”. Talarico ha fatto il punto sulla strategia turistica messa in atto dalla Regione Marche: “si lavora per tematismi, per questo ci stiamo facendo conoscere nel mondo come destinazione Marche”.

La chiusura affidata ai numeri esposti da Gian Luca Gregori: “Nel solo comune di Ascoli, dal 2012 al 2103 si è registrato un incremento delle presenze totali del 17,54%. In particolare, quella straniera è cresciuta del 53,21%. Tuttavia la presenza è ancora inferiore ai tre giorni e su questo dobbiamo lavorare”.