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Una volta c’erano la strette di mano e il porta a porta, oggi la campagna elettorale si fa online. I politici e aspiranti tali, infatti, si stanno appropriando dei social network e degli strumenti digitali per entrare in contatto con gli elettori e diffondere in maniera informale il proprio programma. Ecco che, alle spalle della carica dei candidati, arriva la schiera di matematici, web designer, blogger ed esperti di data mining in modo da pianificare delle vere e proprie strategie comunicative per raggiungere gli elettori non cadendo nella trappola della frenesia elettoral-cibernetica. 

Nel 2014 la caccia al consenso si fa a colpi di tastiera e se fino allo scorso anno, i maestri erano i pentastellati, a queste amministrative più o meno tutti i candidati rimarcano la propria presenza online. Sui social network, da Twitter a Facebook, si lancia un messaggio attraverso una portata più ampia specialmente quella giovanile e digitalizzata. Largo quindi a profili personali, gruppi e pagine, mentre convivono slogan tradizionali e #hashtag. La comunicazione sul web sfrutta anche le foto informali in alternativa al classico santino elettorale, ma anche filmati informativi studiati ad hoc.

Dalle bacheche elettorali alle avances elettorali è un passo breve; le caselle di posta raccolgono suggerimenti, gli sms sul cellulare ricordano di fare la cosa giusta e gli inviti a partecipare agli eventi di campagna elettorale potrebbero riempire l’agenda di questa settimana. Di questi tempi tirano molto i confronti (un esempio sono quello tra i candidati sindaco di Ascoli o quello tra i candidati di Castel di Lama), del resto il vis a vis conserva la sua efficacia.

Infatti, oltre ai talk di casa nostra la propaganda nelle piazze è l’evergreen dell’oratoria, simbolo del contatto col territorio; e allora si incontrano i quartieri (i pianerottoli di quelli popolari e delle periferie sono i più gettonati), gli esponenti di settore, i giovani, i circoli e le associazioni. I banchetti e i gazebo spuntano come funghi, la distribuzione di volantini a mano e nella cassetta della posta rasenta il lavoro in serie; però, c’è chi ci mette tutta l’originalità consentita e gira in tandem o con il triciclo portapacchi per consegnare i programmi. E, infine, la tecnica più antica del mondo: organizzare e presenziare a feste, incontri e inaugurazioni.