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ASCOLI PICENO – E la prima è andata. Gli oltre mille studenti ascolani impegnati quest’anno con gli esami di maturità, infatti, questa mattina hanno finalmente rotto il ghiaccio, con il tema di italiano, anche se domani si tornerà di nuovo sui banchi di scuola per la seconda delle tre prove scritte, quella di carattere tecnico, mentre il ‘quizzone’ si svolgerà lunedì, con i ragazzi che quindi avranno anche un weekend a disposizione per riposarsi un po’. Quella di oggi, comunque, non è stata una prova molto complicata, con le tracce scelte dal ministero che sono state considerate accessibili dalla maggior parte dei maturandi. Da Quasimodo alla pervasività delle tecnologie, dalla violenza nel ‘900 a Renzo Piano, la scelta era molto varia.

“Personalmente sono molto soddisfatta per come è andata la prova – spiega, ad esempio, la studentessa del liceo classico Ludovica Vagni – Ho deciso di svolgere il saggio di carattere tecnico-scientifico relativo alle tecnologie, anche se devo ammettere che neanche le altre tracce proposte erano complicate. Mi aspettavo sicuramente di peggio, anche considerando quanto accaduto lo scorso anno. Ora sotto con la seconda prova, per poi godermi qualche giorno di relax”. Dello stesso parere anche Vanessa Faini. “Anche secondo me la prova è stata abbastanza fattibile – conferma la studentessa ascolana – Per quanto mi riguarda, inoltre, sono stata anche molto fortunata, visto che la tesina che ho preparato per l’orale era dedicata alla violenza e lo stesso tema è uscito anche per la prima prova. Ovviamente, ho scelto questo tipo di saggio, in quanto avevo a disposizione molte informazioni e nozioni dalle quali attingere”.

Soddisfatta, poi, anche la studentessa dell’istituto tecnico per geometri “Umberto I” Lucia Fratini. “Ho scelto il saggio artistico-letterario sul ‘dono’, perché secondo me era il più semplice da svolgere – rivela la ragazza – Francamente sono davvero molto contenta di come sia andata questa prova di italiano, perché era fondamentale esordire bene in questi esami di maturità”. “I temi proposti dal ministero erano più che fattibili e anche io ho scelto la pervasività della tecnologia – prosegue Margherita Mistichelli – Ora speriamo bene anche per la seconda e la terza prova”. Viaggia sulla stessa lunghezza d’onda, infine, anche Patrizio Ferretti. “Avevo un po’ d’ansia prima di questa prova – spiega lo studente del liceo classico – ma appena ho visto le tracce che sono state scelte quest’anno mi sono tranquillizzato. Ho scelto il saggio tecnico-scientifico e direi che me la sono cavata. Non c’è tempo, però, per riposare, perché bisogna subito affrontare la seconda prova”.

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