Articolo
Testo articolo principale

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Pietro Sarchiè sarebbe stato vittima di una vera e propria esecuzione. Il colpo d’arma da fuoco alla testa, il corpo carbonizzato e le modalità dell’occultamento del cadavere farebbero pensare a qualcosa di più di una rapina. Il delitto del commerciante sambenedettese è stato definito un delitto anomalo, sul quale però non trapelano maggiori dettagli.

L’ipotesi dell’esecuzione risulterebbe strana, però, per un uomo ordinario che svolgeva il suo lavoro quotidianamente senza nessun debito, nessun contrasto e nessun nemico. I familiari del commerciante sambenedettese, infatti, lo hanno sempre descritto come una persona tranquilla e molto precisa. E come giudicavano impossibile l’allontanamento volontario nel corso delle indagini, i familiari ora sono convinti che il loro caro sia stato ucciso da un concorrente lavorativo o a causa di uno scambio di persona.

Con molta probabilità Sarchiè non è stato ucciso dove è stato ritrovato il corpo. Ma il colpo di pistola alla nuca e le modalità di occultamento del cadavere sono indizi fondamentali attorno al quale si soffermano le analisi del caso. Sul corpo potrebbero esserci tracce dell’assassino, mentre altre risposte potrebbero essere fornite dalle indagini nel campo lavorativo di Pietro Sarchiè. L’ombra di un regolamento di conti e della criminalità organizzata sono solo ipotesi che troveranno l’eventuale riscontro nel lavoro degli inquirenti.

TAG: , , , ,