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Compleanno in grande stile per l’ottantenne Azzurra

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nemmeno il maltempo è riuscito a guastare l’80° anniversario della storica Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto a cui non hanno voluto mancare cittadini e affezionati accorsi a spegnere le tante candeline, quanti gli anni che ricordano un’epoca lontanissima ma viva nei ricordi di gioventù, di chi con incantata nostalgia rimembra la “dolce vita” della Riviera degli anni ‘60.

Alle celebrazioni, promosse dal Circolo dei Sambendettesi insieme all’amministrazione comunale non sono mancati anche il sindaco Gaspari, l’assessore alle politiche culturali, sociali e turistiche Sorge e l’ex sindaco della città Perazzoli, sotto il cui mandato la struttura venne riqualificata e la presidente del Circolo Trevisani: la palazzina, va ricordato, venne infatti di nuovo “tirata a lucido” dopo un periodo di decadimento negli anni ’90, divenendo luogo di prestigio contenitore e promotore di cultura.

“Dopo la riapertura della Palazzina, – ricorda Giovanni Gaspari – essa diviene luogo aperto a tutti e non più esclusiva di una piccola élite. La formula che attualmente interpreta, quella di accogliere eventi culturali e turismo, crediamo sia quella giusta e quella che vada consegnata alle generazioni che verranno.” “Oltre ad essere luogo emblema della nostra storia, degli amori, delle amicizie, degli incontri e della spensieratezza dei nostri genitori, – prosegue Margherita Sorge – rappresenta un tesoro a cui tutti possono accedere per visitare mostre o partecipare a concerti, rassegne, presentazioni di libri.” A ricreare una cornice tanto autentica quanto originale le note del gruppo “Blue Sound” con le musiche più gettonate dei tempi d’oro, mentre Giancarlo Brandimarte dell’associazione “Ribalta Picena” ha recitato due pezzi di Ernesto Spina in vernacolo sambenedettese. “d’azzurro dipinta” il titolo del quarto quaderno dell’Archivio storico ad essa dedicato presentato dalla prof.ssa Trevisani del Circolo dei Samebendettesi, all’interno del quale con immagini e documenti si ripercorre la storia dell’edificio, segno indelebile nell’immaginario collettivo locale. Uno studio più approfondito ad opera dello storico ed archivista del comune Giuseppe Merlini, inoltre, ricostruisce le tappe della metamorfosi della Palazzina Azzurra attraverso i decenni: da luogo turistico con spazi dedicati allo sport come concepito, a istituzione del divertimento e delle serate di gala, con le performance canore di voci che portano il nome di Mina, Celentano, Villa, Ranieri.

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