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ASCOLI PICENO – La Casa di Cura Villa San Marco di Ascoli Piceno festeggia quest’anno le Nozze d’Oro con la sanità. Sono infatti trascorsi 50 anni da quando un gruppo di professionisti ed imprenditori, che non è eccessivo definire “coraggiosi”, rilevò la struttura sanitaria. Era il 1964 e grazie poi al generoso impegno degli operatori sanitari, tra cui è doveroso ricordare alcuni purtroppo scomparsi come il dottor Giancola, il professor Fazi e il dottor Armillei, Villa San Marco è diventata una realtà sempre più importante nella sanità cittadina. Nel tempo e non senza fatica, grazie ad una oculata amministrazione è stato possibile ampliare progressivamente l’edificio di via III Ottobre che dalla fondazione ad oggi è stato sottoposto a ben tre trasformazioni strutturali che ne hanno notevolmente aumentato la volumetria e migliorata la funzionalità.

Inizialmente le branche principali erano limitate a Chirurgia e Medicina, ma nel tempo la Casa di Cura Villa San Marco è diventata un punto di riferimento anche per Ortopedia, Oculistica, Otorino, Cardiologia e Radiologia, grazie non solo alla professionalità del personale medico e paramedico che si è avvicendato negli anni fino ai giorni nostri, ma anche in funzione della dotazione tecnica all’avanguardia come Tac, Risonanza magnetica ed altri sofisticati e funzionali strumenti diagnostici. Tutte le Unità Operative della Casa di Cura ed i servizi che vi sono erogati sono per altro certificate Iso 9001:2008.

“Siamo un pò emozionati per quest’anniversario speciale – commenta il presidente Antonio Romani – visto che sono 50 anni che esercitiamo e non posso che ringraziare tutti quelli che hanno collaborato in questi anni con la struttura. Tengo a precisare che ora è inesatto parlare di sanità privata in quanto ormai siamo convenzionati completamente con il servizio pubblico, lavorando a braccetto con l’ospedale. Basti pensare che siamo collegati con il Cup regionale e quindi i pazienti prenotano li ma vengono da noi con le stesse condizioni del pubblico, chi va al Pronto Soccorso oggi come oggi spesso viene mandato qui facendo anche quasi 600 ricoveri. Siamo privati ma in effetti andiamo considerati come servizio pubblico. Abbiamo adeguato anche le sale operatorie ed siamo quindi un valido supporto all’ospedale quando le liste di attesa si allungano”.

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