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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Riviera delle Palme detiene ancora lo scettro di regina del turismo, almeno per il periodo da gennaio a giugno. La Regione Marche ha, infatti, elaborato i dati turistici relativi agli arrivi e alle presenze del primo semestre del 2014; anche se i numeri registrano un trend negativo complessivo (- 1,05% di arrivi e – 2,48% di presenze rispetto al 2013), la provincia ascolana traina il movimento turistico.

LA RIVIERA DELLE PALME – Le 176 strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere rivierasche con i loro 12mila posti letto circa hanno saputo tener testa al cambiamento, promuovendo pacchetti promozionali, presenza sul web e booking online. Uno slancio privato che, se sommato alle politiche amministrative per il turismo, ha sortito l’effetto desiderato. Da gennaio 2014 a giugno 2014, infatti, San Benedetto del Tronto può contare rispetto al 2013 il +7,96% di arrivi e il + 8,55% di presenze (il numero delle persone per i giorni di permanenza). Ad essere andato particolarmente bene è il mese di aprile che, complici i weekend di bel tempo, ha contato un +27,79% di arrivi e un + 46,95% di presenze; buono anche maggio con un + 5,39% di arrivi in linea con le presenze (+ 5,72%). La variazione 2013-2014 per quanto riguarda il mese di giugno conta un + 3,73% di arrivi e un + 1,62% di presenze, portando all’attenzione un aumento intorno al 4% di arrivi stranieri nelle diverse strutture del territorio rivierasco. Insomma, giugno 2014 ha accolto 28.587 persone registrate, rispetto alle 27.560 dello scorso anno.

L’ASSESSORE AL TURISMO – “Senza usare toni trionfalistici, prendiamo atto di questa situazione confortante – commenta l’assessore al Turismo, Margherita Sorge -. Doveroso un plauso agli operatori turistici e a tutti i protagonisti dell’indotto turistico. Al margine di questi numeri, però, è bene sottolineare che un aumento di arrivi e presenze non vuol necessariamente dire aumento di incassi. Molte strutture, infatti, hanno adottato offerte e abbattimenti dei prezzi. Altro discorso sarà per i balneari che da giorni segnalano cali sostanziosi per le proprie attività – prosegue -. Dobbiamo iniziare a ripensare le nostre strutture balneari, facendo i conti con le variazioni climatiche e la destagionalizzazione. È anche vero, però, che la direttiva Bolkestein sia una spada di Damocle che frena lo sviluppo degli stabilimenti”.

LE MARCHE – Potrebbero proprio essere le variazioni climatiche ad aver generato la caduta verticale delle percentuali turistiche delle province di Ancona, (- 3,12% di arrivi e – 6,66% di presenze) e Fermo (- 6,54% di arrivi e – 1,85% di presenze) al rigore della cronaca con Senigallia e il fermano nel primo semestre del 2014 a causa delle conseguenze del maltempo. Il trend negativo regionale è da segnalarsi anche nelle province di Pesaro-Urbino (- 2,31% di arrivi e – 5,13% di presenze) e Macerata (+ 4,83% di arrivi e – 4,09% di presenze). Il Piceno, invece, è in controtendenza tenendo duro, almeno per il semestre 2014, con un + 3,84% di arrivi e +13,90% di presenze. “Non è una sorpresa – commenta il sindaco Giovanni Gaspari -, avevo percepito questo fermento negli incontri con alcuni rappresentanti del settore. Uno dei maggiori tour operator mi ha confermato che quest’anno è stato raddoppiato il flusso turistico russo. Complessivamente – commenta -, siamo stati capaci di vendere il territorio e mettere un segno positivo almeno per questo primo semestre. Stiamo già lavorando alla nostra azione di promozione a Praga, in Polonia e nei Paesi Scandinavi per consolidare quello che abbiamo e allargare le prospettive”.

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