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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I Comuni soci di Picenambiente hanno oggi ricevuto una sgraditissima comunicazione da Ascoli Servizi Comunali con la quale la società che gestisce la discarica di Relluce comunica che il costo di conferimento dei rifiuti aumenta del 13% con effetto retroattivo dal primo settembre, passando da 86,40 a 97,26 euro a tonnellata.

CRITICO GASPARI – “Nei giorni scorsi sia il sindaco di Ascoli sia il presidente della Provincia uscente hanno pubblicamente giustificato la necessità di avere il via libera alla realizzazione della sesta vasca di Relluce con la considerazione che andare a portare i rifiuti altrove sarebbe costato molto di più – spiega il sindaco Giovanni Gaspari e puntualizza –. Quando si presenta il progetto di una nuova discarica o di un suo ampliamento per ottenere l’autorizzazione, esso viene accompagnato da un piano economico e finanziario nel quale vengono conteggiati tutti gli oneri di gestione dell’impianto in modo tale che, al raggiungimento del quantitativo di rifiuti che si è autorizzati a conferire, la gestione economica risulti in equilibrio”.

TARIFFE E CAPIENZA – L’aumento delle tariffe sarebbe relativo alla ulteriori 18.500 tonnellate che la Provincia ritiene possano ancora entrare nella quarta vasca di Relluce, rispetto alla capacità originariamente autorizzata. “I Comuni che conferiscono si aspetterebbero non un aumento, ma una diminuzione dei costi perché appunto la gestione dell’impianto ha già raggiunto il suo equilibrio economico finanziario – commenta il primo cittadino sambenedettese -. Poiché abbiamo già avuto esperienza di comunicazioni perentorie di Ascoli Servizi Comunali dopo pochi giorni smentite dalla Provincia, mi auguro che anche questa estemporanea iniziativa del gestore di Relluce sia smentita da chi di dovere”.

L’ATA – Il sindaco Giovanni Gaspari, interpretando le esigenze degli altri Comuni del Piceno contro la realizzazione della sesta vasca, rivendica la necessità di approvare il regolamento dell’Assemblea Territoriale d’Ambito. Sarebbe stato proprio il regolamento a porre dei paletti sull’aumento delle tariffe, infatti, “la fissazione delle tariffe avviene a seguito di un confronto dentro l’ATA, non certo per decisione unilaterale del gestore privato della discarica”, chiosa.

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