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CASTEL DI LAMA – Immediata la risposta alle recenti dichiarazioni dell’ex sindaco e attuale consigliere di minoranza Domenico Re che ha attaccato la giunta Ruggieri contestandole la cattiva gestione delle risorse finanziarie del Comune e la scarsa trasparenza sull’uso dei voucher impiegati per alcuni disoccupati.

LA RISPOSTA DEL SINDACO – “Dietro le dichiarazioni di Re potrebbe esserci un progetto politico e voglio chiarire che questa giunta non lascia spazi a becere intromissioni. In politica bisognerebbe avere più pudore. Sentire il massimo responsabile delle difficoltà finanziarie del nostro Comune pontificare sull’amministrazione è semplicemente ridicolo. Noi non prendiamo lezioni da chi, mentre Castel di Lama cresceva, non ha salvaguardato i conti ma, anzi, li ha dissestati. Le accuse rivolte sono prive di fondamento e i cittadini possono vederle. Con i voucher hanno lavorato trenta persone che avevano bisogno, nella gestione dei parcheggi della fiera abbiamo dato alvoro a venti ragazzi disoccupati. Quando ha ricoperto il ruolo di sindaco, ci sono stati solo due miracolati che sono costati alla comunità 1 milione e 200mila euro. Perché non ci spiega quali furono i criteri per sceglierli e per rinnovare il loro contratto per ben 16 anni? Si possono dire o sono inconfessabili?”

GLI SFRATTI – Domenico Re vuole vederci chiaro sulla vicenda che coinvolgerebbe due famiglie che hanno subito l’ordinanza di sfratto. “Noi abbiamo ereditato una situazione difficilissima – continua il sindaco – , nonostante questo siamo riusciti a garantire quanto promesso in campagna elettorale come la gratuità del trasporto scolastico per aiutare tutte le famiglie. Sugli sfratti poi, cosa di cui Re non si è mai occupato, abbiamo affrontato ogni situazione, cercando di aiutare, dentro i limiti della legge, le famiglie in difficoltà”. Sulla questione interviene anche l’assessore ai Servizi Sociali Sandra Sprecacè, spiegando che “un’ordinanza di sfratto ha i suoi tempi tecnici. Noi siamo capitati nel momento in cui essa diveniva esecutiva. Ci siamo comunque occupati della donna che viveva col suo bambino e ora è stata accolta in una casa famiglia a spese nostre”.

IL RISARCIMENTO CONSIND – Una spinosa vertenza di cui si conoscerà l’esito a breve e che ha visto coinvolto proprio Domenico Re, che secondo Ruggieri “deve spiegare a tutti i cittadini la cessione al Consind della rete fognaria avvenuta nel 2002 senza che le aree fossero state acquisite dal Comune. Per quella vicenda oggi si rischia che le tasse dei cittadini di Castel di Lama debbano essere impiegate per un risarcimento milionario. Re infine confonde la normale dialettica politica per dissapori: stia sereno, nessuno, se non qualche stolto, può dare ascolto alle sirene di chi è stato sconfitto dalla storia e dalle urne”.

LE PAROLE DEL VICESINDACO – A dire la sua è anche l’altro Re, Gianluca, attuale vicesindaco: “Io ho attraversato la stagione politica di Re, posso dire che lui ha dilapidato le risorse del Comune mettendo una ipoteca sul futuro dei nostri figli. I criteri dei voucher sono stati quelli del ‘bisogno’ delle persone che volevano vedere il paese pulito. Sono stati chiamati una ventina di ragazzi per gestire i parcheggi della fiera, la nostra viabilità ne ha guadagnato in efficienza. Il suo modo di amministrare è stato sconfitto dalla storia e dalle urne sei mesi fa. Noi siamo stati capaci finora di garantire quanto promesso in campagna elettorale, ai suoi tempi il Comune si è venduto i collettori di fogne che non erano suoi”.

IL DIMEZZAMENTO DELLE INDENNITÀ – Altro punto toccato da Domenico Re in più occasioni e su cui ha risposto l’assessore Italo Nardinocchi: “Abbiamo ripetuto più volte che da gennaio la nostra indennità sarà dimezzata con 30.000 euro di risparmio annuo. Inutile ripeterlo”. E in merito al modus operandi dell’ex sindaco, ora consigliere di minoranza, l’assessore Laura Gigli auspica una opposizione più costruttiva.

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