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ANCONA – Operai metalmeccanici, commessi, tecnici amministrativi e finanziari, cuochi e camerieri, personale di segreteria e servizi generali. Sono queste le professioni più richieste dalle imprese marchigiane nel primo trimestre 2015. Ad affermarlo il presidente Unioncamere Marche Graziano Di Battista, che ha presentato l’indagine trimestrale effettuata da Unioncamere e Ministero del Lavoro nell’ambito del Sistema informativo Excelsior.

+22% DI CONTRATTI – “Anche se – commenta il presidente – alla fine di marzo le imprese prevedono un saldo ancora negativo tra entrate ed uscite con 270 posti di lavoro in meno, i contratti di lavoro attivati in questo primo trimestre dell’anno saranno il 22 per cento in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Quando faremo un bilancio del trimestre mi aspetto risultati ancora migliori rispetto alle previsioni dell’indagine Unioncamere Marche. Comunque per rimettere in moto e far ripartire con forza il sistema produttivo marchigiano, facendo tornare decisamente in positivo il saldo tra assunzioni e cessazioni del rapporto di lavoro, occorre far recuperare competitività non solo al terziario ma ai principali distretti manifatturieri, visto che la nostra è la regione più manifatturiera d’Italia”.

LE ASSUNZIONI – Complessivamente, tra lavoratori dipendenti, interinali e assunti con altre forme contrattuali, sono 5.370 le figure professionali che servono al sistema produttivo marchigiano e che le imprese prevedono di assumere nel primo trimestre dell’anno. Oltre due terzi delle nuove assunzioni di personale dipendente, secondo l’indagine Excelsior, sarà a tempo determinato (il 64,5 per cento) mentre il 23,4 per cento verrà assunto a tempo indeterminato e il 9,8 per cento con il contratto di apprendistato. Il restante 2,3 per cento sarà regolato da altre forme contrattuali. Tra i contratti a tempo determinato, il 23 per cento sarà utilizzato dalle aziende per valutare candidati in vista di una possibile assunzione stabile, il 21 per cento servirà a far fronte a picchi di attività, il 21 per cento per svolgere attività stagionali e il 7 per cento per sostituire lavoratori temporaneamente assenti dall’azienda.
Dei nuovi occupati, 3.040 saranno assunzioni dirette e in 1.190 verranno assunti come lavoratori interinali. Si tratta di una scelta che le aziende tendono a fare in questa fase, in attesa di trasformarli in contratti a tutele crescenti, come previsto dal Jobs Act. Infatti mentre le assunzioni dirette effettuate dalle imprese sono previste in aumento solo del 4 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2014, i contratti atipici registreranno un incremento del 56 per cento.

“Purtroppo – precisa Di Battista – non tutte le assunzioni previste andranno a buon fine perché l’11 per cento dei profili professionali chiesti dalle imprese viene considerato di difficile reperimento mentre per il 65 per cento dei casi viene richiesta una precedente esperienza di lavoro o formativa: requisiti non facili da soddisfare perché esiste ancora una certa distanza fra domanda e offerta nel mercato del lavoro marchigiano”.
Per il 38,3 per cento dei nuovi posti di lavoro richiesti dalle aziende è previsto il diploma mentre per il 26,9 per cento non serve alcun titolo di studio. La qualifica professionale serve per essere assunti solo nel 19,3 per cento dei casi e la laurea nel 15,6 per cento. Nel 32,9 per cento delle assunzioni, le aziende cercano giovani con meno di 29 anni.

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