Articolo
Testo articolo principale

ASCOLI PICENO – Mentre fuori divampa la bagarre politica – e non – sulla sanità, nella sede ascolana del Partito Democratico, Luciano Agostini questa mattina ha voluto fare alcune precisazioni in merito a presunti coinvolgimenti diretti dei democratici con il direttore dell’Area Vasta V, Massimo Del Moro. “Smentisco categoricamente che il Pd in quanto tale sia stato coinvolto in cene convocate e pagate dal direttore generale Del Moro. Lo dico a nome mio e a nome di tutto il partito provinciale. Se risultassero vere le notizie date dal consigliere Giulio Natali, e devo ammettere che qualche indiscrezione è arrivata anche alle nostre orecchie, su queste cene che nulla hanno a che vedere con la sanità, non solo ci dissociamo come partito ma lo denunceremo anche. È una modalità che non appartiene al pubblico interesse e soprattutto non appartiene a questo partito. Se poi qualcuno dei nostri ha partecipato, se ne assumerà pienamente la responsabilità politica e personale”.

I PUNTI DELLA SANITA’ – Agostini è intervenuto su diverse questioni della sanità del Piceno, a cominciare dalla polemica nata in merito alla presunta illegittimità della nomina del direttore dell’Area Vasta. “Se questo è vero penso sia gravissimo che la giunta regionale continui a non decidere mantenendo una situazione illegittima, per questo aspetterò fino a lunedì, poi presenterò un’interrogazione parlamentare sulla vicenda al ministro della Salute perché si svolga un’ispezione e, se necessario, il ministero assuma anche i poteri sostitutivi. Tenere in piedi una situazione illegittima determina la conseguente illegittimità degli atti. Se la sanità deve essere bittata nella bagarre politica io non ci sto. Qui si tratta di valutare atti”.

In merito allo stato di salute della sanità picena, l’onorevole tuona: “È intollerabile che ad Ascoli manchino da anni i primari di reparti fondamentali, ne mancano ben dieci. Questo porta al decadimento dei servizi, alla loro chiusura. Malattie infettive è stato chiuso dopo gli investimenti regionali di qualche anno fa. Le liste d’attesa nel frattempo stanno raddoppiando e il personale ospedaliero fa enormi sacrifici per far funzionare il poco che ci resta nonostante la situazione sia ormai gravissima. Mancano medici e infermieri e ora saranno riaperti i concorsi di cinque anni per gli amministrativi. Poi, penso alla Provincia: perché non ricollochiamo questo personale invece di assumerne altro? La nostra Regione è l’unica ad aver presentato una proposta di legge sul riordino delle funzioni delle Province senza voler stanziare un euro e senza dire neanche quando queste funzioni saranno trasferite”.

IL SERT, ALTRA QUESTIONE DELLA SANITA’ – Francesco Ameli è poi intervenuto sulla decisione dell’Area Vasta V di spostare la sede del Sert a Campolungo, in un immobile della zona industriale, destinato al Sert e agli archivi. “Il Pd ritiene questa zona non idonea a un servizio sanitario come questo, sia perchè ci sembra illogico che il pubblico paghi un privato non utilizzando le proprie risorse e quindi un edificio del presidio ospedaliero o comunque statale, e poi per quella ghettizzazione che sicuramente si creerà in questo modo. Il Partito Democratico è contrario a questa decisione”. E ancora sulla sanità del Piceno: “Oltre alla terribile mancanza di primari, siamo privi anche di capi dipartimento, tutti sambenedettesi o pensionati. C’è, insomma, un evidente spostamento di interessi verso la riviera. L’ospedale di Ascoli sta diventando sempre più un ambulatorio”. “Fino a sei anni eravamo molto solidi, con una spesa procapite nell’ascolano superiore a quella media marchigiana – chiosa Luciano Agostini – oggi siamo andati drammaticamente giù. Questo significa interpretare l’Area Vasta nella maniera peggiore possibile. Non è questo quello che hanno scritto nei piani sanitari”.

TAG: , , , ,