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MILANO – Quello appena trascorso è stato un fine settimana importante per i prodotti dell’enogastronomia picena. Infatti, proprio con l’inizio ufficiale delle vacanze per la maggior parte degli italiani, all’interno di Expo2015 è stato dedicato ampio spazio al nostro territorio.

SBANDIERATORI A MILANO – Tanti, quindi, i visitatori dell’esposizione universale per il primo vero weekend di ferie, i quali hanno potuto conoscere la Quintana della città di Ascoli. Infatti, grazie ad un’iniziativa della Coldiretti, una rappresentanza di sbandieratori è giunta a Milano nell’ambito della tre giorni dedicata dal Padiglione Coldiretti all’agricoltura marchigiana. L’obiettivo è aprire una “finestra” sulle tradizioni del territorio, nella consapevolezza della necessità di fornire un’offerta sempre più integrata tra enogastronomia, tradizioni, cultura. Sul Cardo, la via che assieme al Decumano attraversa l’Expo, gli sbandieratori ascolani del sestiere di Porta Maggiore (Alessandro Anastasio, Simone Nicolai, Matteo De Angelis, Valerio Fabiani) si sono esibiti in una serie di evoluzioni che hanno conquistato i visitatori della kermesse milanese, accompagnati dal ritmo dato da un tamburino. Abbinata all’esibizione dei quintanari, la degustazione di prodotti tipici del territorio, che anch’essa ha calamitato l’interesse di turisti e milanesi.

Tutto esaurito, inoltre, per pecorino fritto e arrosticini ascolani. Le due specialità sono state le grandi protagoniste alla “Farmers Inn”, la taverna degli agricoltori di Campagna Amica promossa dalla Coldiretti. Grazie agli agrichef Palmarino Losani e Giovanna Galanti, dell’azienda agricola “Il Transumante” di Monteprandone, assieme a Antonio Lazzarini e Catia Mantini, i visitatori dell’esposizione universale hanno “spazzolato” diecimila arrosticini e cinquemila fette di formaggio fritto. Il tutto in barba al caldo africano. “Il segno – sottolinea Coldiretti Ascoli – che la possibilità di garantire il vero cibo made in Italy, portato ad Expo direttamente dai nostri agricoltori, è ciò che fa la differenza rispetto a tutti gli altri padiglioni”. Il tutto è stato innaffiato dai vini dell’azienda agricola Ciù Ciù di Offida, dal Rosso Piceno Superiore alla Passerina fino al Pecorino, molto apprezzati dai turisti.

NUMERI RECORD PER LE MARCHE – Oltre millecinquecento persone coinvolte nelle degustazioni a pranzo e cena, più altre 5mila che hanno preso parte alle “merennette” marchigiane, ai laboratori e alla distribuzione gratuita della frutta; 20 quintali tra pesche, susine e pere consumate; 100 chili di carne e altrettanti di salumi, 10mila arrosticini e 5mila fette di pecorino fritto, 1.200 bottiglie tra vini Doc, vino di visciola e vino cotto. E’ con questi numeri che va in archivio la tre giorni di Expo dedicata all’agricoltura marchigiana dal Padiglione Coldiretti. Dalle Olimpiadi della frutta all’agricoltura sociale, sono stati una cinquantina gli eventi organizzati per mostrare ai visitatori uno spaccato del territorio marchigiano. Al roof garden di Campagna Amica grandi protagonisti gli agrichef Giovanni Togni, Palmarino Losani, Giovanna Galanti e Giovanni Angeli, con le ricette del territorio, dalle tagliatelle al tartufo e ciauscolo all’oca arrosto, dagli arrosticini ascolani al formaggio fritto, che sono state graditissime dai visitatori, persino nonostante il gran caldo. Spazio anche all’agricoltura sociale, con la presentazione dei casi più innovativi di welfare rurale con la delegata regionale di Coldiretti Donne Impresa, Francesca Gironi, ma anche ai laboratori, che hanno spaziato dalla coltivazione web con Ortiamo di Cagli, all’orto più piccolo del mondo con Paolo Guglielmi e Irene Daino, dalla tintura con i peperoni ideata da Oasicolori di Massimo Baldini ai mandala di Federica di Luca. Ma c’è stato anche il Comune di Serra San Quirico che ha presentato ad Expo le sue bellezze grazie al progetto Italive-Coldiretti per la riscoperta dei borghi meno noti. Non sono mancate delle finestre su artigianato, tradizioni e antichi mestieri con la fisarmonica di Castelfidardo di Brandoni&sons, gli sbandieratori della Quintana di Ascoli, le retare sambenedettesi,  il gruppo di saltarello Balcone di Cingoli. A rifornire i banchi delle degustazioni della migliore frutta di qualità sono state le aziende Fratelli Paolini di Valle Foglia, Paolo Gambini di Pesaro e Guido Spaccapaniccia di Montalto delle Marche, mentre a guidare le degustazioni è stato il gastronomo e sommelier Otello Renzi. Barbara Alfei, dell’Assam, ha invece insegnato a riconoscere il vero extravergine made in Marche. “Siamo estremamente soddisfatti per la riuscita di questi tre giorni con il nostro padiglione preso d’assalto per le varie iniziative – sottolineano il presidente di Coldiretti Marche, Tommaso Di Sante e il direttore Enzo Bottos -. Il segno che anche in una manifestazione grande e multipolare come è l’Expo i valori del buon cibo e del legame col territorio continuano a prevalere nei gusti dei turisti”.

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